Alientu, al respiro di tutte le cose.
Poesie inedite di VIRGINIA FARINA
*
Respiro
Insegnami a respirare
come lo fecero un giorno i pesci
facendosi gravi alla terra,
imparando a strisciare
sulla sola direzione orizzontale
mentre l’ossigeno ne incendiava
i polmoni e segnava il principio
d’una chimica nuova.
Insegnami a respirare
non dalla bocca soltanto
ma attraverso la pelle
in punte d’ago al confine
della regione di mondo
di cui ancora ho coscienza.
Insegnami a respirare,
lentamente portami all’interno
in vertiginosa vibrazione
d’atomo e poi ancora
più distante della luce
dove il tempo precipita in materia
fino allo schianto
dell’umano possibile ora
dove senza memoria respiriamo
e senza memoria
e ci respira il cielo.
*
Il respiro dell’uomo
Il respiro dell’uomo è urlo di nascita,
stupore
quando lo sguardo si fa lieve e danza
sulle cose e le contempla
e scorre, allora,
sottile come il vento
sopra l’onda,
non più rapace, falco
a cavallo di corrente
in precipizio sulla preda,
e si fa voce
fiato caldo nell’amore
soffio sulla bocca, seme, si fa parola
modellando nell’aria l’indicibile
per la carne delle labbra
contro l’ossatura luminosa
dentro i denti,
e si fa affanno, assolo
nelle notti di paura
uccello nero che sbatte
le ali dentro il petto
fumo sottile e chiaro
nell’ora della morte
calore custodito dallo sterno
freccia rivoltata verso il sole,
dentro,
il respiro dell’uomo
è tempo tutto sospeso
nell’istante
in cui non trema
in cui tutto finisce di fluire
e ancora non ritorna
l’onda
capovolta alla sua riva.
*
Il respiro dei morti
Il respiro dei morti
è gocciolio di pioggia
e nube sospesa
nell’incalzare del mattino
e principio incerto
all’andare di sorgente
vapore accoccolato sulla terra
quando l’inverno avanza
e il calore s’arrocca tutto
sotto le zolle,
senza fiatare.
*
Virginia Farina, nata a Oristano nel 1978, laureata in Storia dell’arte e come Educatrice per l’Infanzia, è specializzata in Didattica dell’arte. Ha sviluppato un percorso artistico- professionale come fotografa e come atelierista, coltivando in parallelo la scrittura e la poesia. Dal 2011 collabora con il Gruppo musicale “Espresso Notte”, con cui si esibisce in diversi readings, a Bologna e a New York. Nel 2019 vince il Premio Versante Ripido per Opera prima che le permette di pubblicare “Oltremare” nel 2020, con Terra d’Ulivi Edizioni. Attualmente collabora con la rivista Menabò, con Versante Ripido e con la rivista Le Voci della Luna.