Le morti in mare: poesie di Flavio Almerighi, Carla De Falco, Renato Fiorito.
Lampedusa, luglio 2013
di Flavio Almerighi
Il tango gitano se n’è andato
è morto tentando
di spiegare la democrazia
a un’ingente somma di danaro,
Gesù di Nazareth tutto bianco
ha assegnato premi alla carriera
ai sepolti sbrigativamente in mare,
come se non fosse Katyn
il Canale di Sicilia ma
vasca idromassaggio per donne
levigate già fin troppo
o nell’epica di Moby Dick, posto
per cercare fianchi da infilzare
anziché mare disperato d’inerzie
e lacrime da coccodrillo
sul debito crescente e riottoso
sul dolore necessario,
col cordoglio voluttuario
di un assenzio post datato
per levare calici alla salute
dell’ingente somma già descritta,
sarà lusso da defunti
commentarla con distacco.
***
rive frante
di Carla De Falco
qui anche i sogni parlano piano
e l’amore cerca sempre un modo
per tornare a galla.
sanguina di parole ogni pensiero
e la terra è screpolata dalla vita.
nascondo identità, creo riscatti
sono l’applauso scrosciante
di un pubblico pagante al condannato.
e mi frantumo, onda contro lo scoglio,
franta da un impeto che più non tuona.
tra cupe rocce scura mormoro
e cento volte penso
che non ci siamo mai incontrati tu e io
ci siamo solamente un po’ affiancati
o ci siamo semplicemente sempre stati
fermi su limiti opposti di questa costa
che gioca con l’acqua e coi relitti
e ricama pensieri uguali
su tutte le rive
di tutti i litorali
del mondo.
Tratta da Intuizioni d’ascolto, inedito, 2014
Poesia vincitrice dell’edizione 2013 del Concorso letterario permanente Le Parole dell’Amore, indetto dall’Associazione “CiaoLapo” Onlus in collaborazione con Ipertesto Edizioni, Verona. Menzione speciale per la creatività e la musicalità del verso da parte della Commissione esaminatrice del 2^ Concorso Letterario Campagnano di Roma, Campagnano 2013. Vincitrice del Primo premio al Concorso Letterario Un Ponte Di Parole, riservato ad Opere di Poesia e Narrativa sui temi dell’Immigrazione e della Pacifica Convivenza, per Autori Stranieri e Italiani ed indetto dal Comune di Gaeta con le Associazioni “deComporre” e “Uni-Verso Integrato”.
***
Relitto
di Renato Fiorito
Riverso su un lato lo scafo.
Incastrate tra scogli
gomene e sartie
ignorano il vento.
La chiglia sfondata
ospita il mare
che prima fendeva.
Come pensieri argentati
dov’erano i sogni
ora guizzano pesci.
Sul bordo gabbiani si posano
a lanciare risate
sull’umana sconfitta.
Le rotte tracciate
sulle torride mappe
sono sberleffo impietoso
a millenari destini.
Ora che più non ci sei
fratello migrante
l’orizzonte è un’inutile ellisse
in mezzo all’azzurro
a fermare il viaggio.
Avrei dovuto incontrarti
prima di perderti.
Tre voci diverse per rievocare senza retorica una tragedia immane
già….senza retorica…il resto è tragedia
jo