Alza la testa uomo (gay) di Roberto Maggiani
Roberto Maggiani è nato a Carrara nel 1968. Laureato in Fisica all’Università di Pisa, vive a Roma, dove insegna. Ha fondato, insieme a Giuliano Brenna, il sito di poesia, narrativa e recensioni LaRecherche.it, è Presidente dell’omonima associazione culturale e cura la collana di eBook Libri liberi (www.ebook-larecherche.it).
È autore delle seguenti raccolte poetiche edite: Sì dopo sì, Edizioni Gazebo, 1998; Forme e informe, Edizioni Gazebo, 2000; L’indicibile, Fermenti Editrice, 2006; Cielo indiviso, Manni Editori, 2008; Angeli in volo, Edizioni L’Arca Felice, 2010; Scienza aleatoria, LietoColle, 2010; L’ombra di Creso, LaRecherche.it 2010; Navigazioni incerte, LaRecherche.it, 2011, Nella frequenza del giallo, LaRecherche.it, 2012. Suoi testi e traduzioni di poesie dal portoghese sono pubblicati su varie riviste letterarie. Ha curato le antologie: Quanti di poesia, per le Edizioni L’Arca Felice; Conversazioni con Proust, Le vie di Marcel Proust, Poetica unità d’Italia, per LaRecherche.it. Ha pubblicato, con CFR Edizioni, il saggio breve Poesia e scienza, una relazione necessaria?
Per contatti: roberto.maggiani@larecherche.it; Sul web: www.robertomaggiani.it.
Alza la testa uomo
Alza la testa uomo (gay)
tu esisti – ne hai diritto –
dalla Russia all’Uganda e passando dalla cattolica Roma
troveremo il modo di liberarti di loro
della loro bestemmia
perché sei un uomo
e non è questione di essere o non essere gay
ma è questione d’amore
qualcosa di cui non si può fare a meno
che non si controlla
e per esso non si teme neppure la morte
dalla Russia all’Uganda
passando dalla cattolica Roma
uomo (gay) sarai libero
di essere ciò che sei: uomo.
E’ proprio di questa inculturazione della realtà umanissima dell’amore che hanno bisogno le ipocrite gerarchie di malpensanti abbarbicati ai loro pseudovalori, c’è ancora moltissimo lavoro da fare, a livello giuridico e sociale, c’è un mare di disinformazione e di intolleranza. C’è davvero bisogno di un civile limpido risveglio dai miasmi di pregiudizi e barricate che sono solo sovrastrutture del pensiero. E per fortuna che certa poesia, come questa in commento, serve proprio a questo, se Dio vuole son finiti i tempi del ‘poeta rabdomante fra le nuvole’ dove forse, fra l’altro, non ha mai pescato nulla.