Anche tu sei ripartito in un treno di nebbia, inediti di Luca Ariano.
In quel dopolavoro ferroviario Fiulin
ti senti come tuo zio… tuo padre:
– loro lavorarono davvero –
«Finalmente tra gente vera!»
Sono tutti di sinistra ma poi…
votano a destra.
Un vecchio ferroviere vedovo
sorseggiando minestra:
«Scoppiera… scoppierà
la Terza Guerra Mondiale!»
I tre fari del treno sono un ritorno
verso casa, il tramonto sui tetti di periferia
e sulla finestra addobbi di Natale…
forse di una bambina o una vecchina
che per un po’ torna ai tempi trascorsi.
Magari quando tuo nonno incontrava
San Giuseppe o scrivevi la letterina…
ora le luminarie solo un po’ di luce
nella foschia ma domani con Rosa
sul divano, euforico come quando
scartasti regali la mattina presto.
***
Meno di una settimana a Natale
e tu Fiulin fuggi giù: chi cerchi?
Le tue origini? Avresti portato Giggino
un’ultima volta: scese per un funerale
con la sua 127 bianca.
Anche lui vide branchi di pecore?
Pascoli di bufale lì dove i Sanniti
sconfissero i Romani…
tu quando porterai un fiore sulle tombe?
Sarebbe piaciuto a Giggino camminare
per quei vicoli tra panni stesi…
odore di cucina e fritto
– come quello di mammà –
e il mare così vicino.
Anche tu sei ripartito in un treno di nebbia
da Averno: loro temono dicembre…
che qualcuno non veda le feste.
Solo Rosa lontano ti sorride nel fumo
che ti brucia i polmoni e quell’abbraccio
è l’unico regalo che valga una stagione.
***
T’è vist Emilio còssa han trovà?
Costruendo un parcheggio
una necropoli etrusca.
Tu dov’eri? A sentire genitori
santificare i sò fioeù…
di come «Voi non sapete…»
Fiulin nel traffico del venerdì
in tangenziale: il tramonto
sulla torre Telecom, tutti in auto
per uno sciopero dei treni?
I regali di Santa Lucia?
Scarichi industriali nel fiume
e domani un altro vagone
tra nebbia e smog,
un rapido caffè tra il vociare
di operai… le partite di ieri…
la sorte alle macchinette…
sconce parole alla barista
che già ha infilato altri letti.
Davanti alla trattoria profumo
di aceto balsamico e domani
Rosa verrà da te: cucina odorosa di ragù,
ultimo baluardo del gelo decembrino.
sei un grande, ne sono sempre più che convinto