Bagattelle, di Giuseppe Martella.
Giuseppe Martella ha insegnato letteratura e cultura dei paesi anglofoni nelle Università di Messina, Bologna e Urbino. I suoi studi riguardano in particolare il modernismo inglese, l’ermeneutica letteraria e filosofica, i rapporti tra scienza e letteratura, e tra letteratura e nuovi media.
Da alcuni anni si interessa anche di poesia italiana contemporanea, collaborando con diverse riviste cartacee e online (La Clessidra, Poesia Blog Rainews, Poetarum Silva, Versante Ripido, Carteggi Letterari). Non ha finora pubblicato versi propri.
Fra le sue pubblicazioni: Ulisse: parallelo biblico e modernità, Bologna, Clueb, 1997; Ciberermeneutica: fra parole e numeri, Napoli, Liguori, 2013; Tecnoscienza e cibercultura, ARACNE, Roma, 2014; Martella, E. Ilardi, Hi-story. The rewriting of History in Contemporary Fiction, Napoli, Liguori, 2009.
Bagattelle
Da leggersi, volendo, col sottofondo musicale di Anton Webern – Six Bagatelles For String Quartet, Op. 9 (1911-13) https://www.youtube.com/watch?v=QgIq1P7OQyw
Sonnambuli
Imbambolati,
attraversiamo il mondo prendendoci per mano
ad occhi chiusi barcollando
né più ci svegliamo.
La trave
Tranquillo
non c’è nessun distacco della retina
solo uno pterigio un po’ infiammato
una trave, un fuscello.
Trasparenza
Trasparenza, è ciò che tu non vedi
l’abbaglio dietro la figura
l’anello della maglia che non tiene
il taglio nella fibra: la paura.
Semi
Fiori, fiori, fiori, fiori
picche –
e tutti quei cuori trafitti,
quei quadri d’Autore?
Bagatelle
Brandelli di memoria, briciole di sapienza
bagattelle, formule, riassunti:
spunti
per la nuova età dell’innocenza.
Barbari
Vengono, mangiano, balbettano
parole incomprensibili,
se ne vanno: poi tornano.
Alogon
Come, non mi conosci? E ti faccio paura?
Guardami in faccia allora
sono l’assenza e il vuoto, sono la dismisura.