Bologna in Lettere, il veleno e l’antidoto di Enzo Campi.
Si parte sempre da un’azione, un atto (sulla differenza tra atto e azione lascio ad altri l’arduo compito di dirimere la questione). L’azione implica comunque la volontà di «fare», che è riconducibile al significato originario della parola poesia (poiein). Significato da cui, nel bene e nel male, non si può prescindere. Questo «fare», questo agire (o farsi agire), oserò dire: questa agitazione della cosa letteraria, ha condizionato e caratterizzato tutta l’attività di “Letteratura Necessaria”, ovvero di quel progetto, magari utopista (ma, del resto, senza la sana e lucida utopia di un’evoluzione pressoché continua è difficile cimentarsi nel “passo al di là”), di aggregazione letteraria che dissemina, a piccole dosi, oramai da più di due anni e lungo tutto l’arco del territorio nazionale un gesto doppio e simultaneo, una sorta di combinazione veleno/antidoto, proclamando quella “necessaria” riconciliazione dei contrari, che dovrebbe essere caratteristica peculiare e imprescindibile di qualsiasi pratica che si spaccia sotto il nome di letteratura.
Da questo spirito aggregativo è nata la costola di “Bologna in Lettere”, una sorta di protesi, naturalmente estensiva, una prosecuzione, non in termini altri ma rivolta a consolidare l’idea del «fare» attraverso quelle che potremmo definire variazioni sul tema. È sempre l’eterno (e ritornante) gioco che mette al lavoro la «ripetizione» e la «differenza», che esplora l’infinita serie delle possibilità attraverso l’uso (e l’abuso) di diverse e svariate modalità di veicolazione della cosa letteraria. Perché è poi di veicolazione che si tratta, di un passaggio di dati da uno stato all’altro.
Un Festival quindi, anch’esso utopista e in un certo senso atipico perché strutturato nella forma della “maratona”, in una compresenza temporale di eventi che avvolgeranno buona parte del centro storico di Bologna il 30 e il 31 Maggio.
Il «fare» e l’aggregazione sono i sintomi principali di questa patologia in divenire a cui abbiamo dato il nome di “Bologna in Lettere”, registrandola idealmente tra le nuove malattie del millennio, una malattia che, paradossalmente o patafisicamente, trova la sua cura nell’assunzione giornaliera di quel veleno/antidoto cui si faceva riferimento più sopra, e che taluni si ostinano a chiamare inchiostro. Carta canta quindi. E difatti carte di vario tipo e fattura verranno disseminate lungo tutto l’arco del festival. Sotto diverse forme: la fisicità dell’oggetto-libro, la sua restituzione orale, figurativa, visuale, musicale, o per esempio la raccolta di scritture automatiche (in puro spirito surrealista) ed estemporanee che caratterizzeranno tutta la durata temporale del festival e che culmineranno in una performance studiata per l’occasione.
In letteratura spesso si parla di case o di dimore ove stabilire una sorta di residenza elettiva. Ci piace pensare a “Bologna in Lettere” come ad una sorta di dimora, una residenza laboratoriale da attraversare in tutte le sue stanze. Ed è così che ognuno degli eventi che compongono il festival viene a costituirsi come una sorta di stanza, ognuna diversa dall’altra, con le proprie pareti, magari animate, da scandagliare e gustare, da contemplare o magari toccare con mano. Perché poi il nostro fantomatico «fare» presuppone, anche e soprattutto, il contatto fisico. Non siamo qui a spacciare delle novità o delle rivoluzioni, ogni modalità di veicolazione presuppone, in sé, una fisicità, più o meno evidente, più o meno caratterizzata e/o drammatizzata. È così da sempre. Ed è proprio a partire da queste basi che buona parte degli eventi saranno caratterizzati attraverso un gesto estensivo, per far sì che la letteratura si caratterizzi attraverso un linguaggio multidisciplinare, e che amplifichi quindi la sua semanticità offrendosi come un prodotto non univoco e fine se stesso ma, per così dire, edulcorato e contaminato.
Bologna in Lettere – 2014
Festival di Letteratura Contemporanea
30 Maggio dalle 17.00 alle 24.00
31 Maggio dalle 10.00 alle 24.00
Il programma completo verrà diffuso a metà maggio.
Per anticipazioni, schede e work in progress
il sito
http://bolognainlettere.wordpress.com/
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