Canzone di Eva, inediti di Narda Fattori.
Canzone di Eva
Ah io non so più amarti
disperata regina di cuori
non ho pudore d’amore
mi ripasso sull’indice
dietro l’orecchio il ricciolo
dei tuoi capelli. Io Eva
ho scambiato l’amore
per un amaro seme
di trigonometrie
sul mio ombelico piangi
che io ti resti sempre a ridosso
che ti culli il terrore delle ossa.
Io madre amante sorella figlia
l’altro da te che sono io
imperfetta simmetria
Io madre che sempre dà
piegata al dominio delle assenze.
Ma io ti ho fatto per il ritorno.
E sempre sei tornato al latte
del mio seno a coricarti
sul mio ventre casa ultima estrema
quando l’asso pigliatutto muscoli in vista
torna con la ferita nella mente
le ossa vuote l’urlo nelle orecchie.
Siamo rimaste le mie sorelle ed io
a tessere la vita a colmare
panieri di pane oblativo
in attesa – anche sui marciapiedi
simulacri di madre- a riprenderti
bimbo che ha dimenticato il pianto.
E sempre mi trovi – amante –
Abbiamo pagato pegno.
Io resto. Se cadi ti curo.
***
Io non so dire
Non so dire d’amore che è strato
mistero e dolore una rondine
in volo sulle miserie terrene
io c’ero e mi parevo lontana
mentre bruciavo nella mente
e nella carne tu mi reggevi
e mi facevi cadere improvviso
io ero fiume e tu amavi essere palude
Io non so stare in palude
io ho una fame azzurra insaziata.
Io resto. Se cadi ti curo.
c’è tutto ciò che può dire l’amore in questo verso.
testi sconosciuti anche per un tuo appassionato lettore,
testi che dicono molto di chi li ha scritti.
ciao Narda
grazie Luigi
Siamo rimaste le mie sorelle ed io
a tessere la vita a colmare
panieri di pane oblativo. Complimenti
Sono bellissime e canzone di Eva mi ha dato una stretta al cuore per quanto mi sono riconosciuta dentro ai versi. complimenti