Cartoline, poesie di Leila Falà
Leila Falà, attrice e poeta. Nata ad Ancona , vive a Bologna. Laureata al Dams con G. Scabia e M. De Marinis e allieva della scuola di Teatro Galante Garrone, si è occupata a lungo di comunicazione, pubbliche relazioni e donne (è tra le fondatrici del Centro Documentazione delle Donne di Bologna
Ha pubblicato “Mobili e altre minuzie”, DARS, Udine2015 e la silloge”Oggetti” in “E’ negli oggetti che ti ricerco” (Corraini, Mantova, 2013).
Il sito la Recherche ha pubblicato l’e-book “Certe sere altri pretesti” . Ha curato l’antologia del Gruppo ’98 Poesia “Della Propria voce” Qudulibri, Bologna 2016.
E’ pubblicata in antologie (tra cui “Poeti ad Alta voce” 2005; “Cuore di preda”, cfr2012, “Sotto il cielo di Lampedusa” (2014), “Keffyieh – Intelligenze per la pace”(CFR 2015) “Fil Gouge” ,2015); in riviste (“Illustrati” nel 2014 e ’15, “Le voci della Luna” n° 45-2009 e 60/2016; “Tratti” n° 83 Ed. Mobydick 2010; nel web in “Ossigeno Nascente”(Griselda online), Versante Ripido, La Recherche, Poesia 2.0. Nel 2012 ha partecipato a RicercaBo. Collabora con Le voci della Luna. Ad agosto ha partecipato al “Cantiere 2 agosto 85 narratori per 85 vittime” per la commemorazione della strage di Bologna.
1-
Sono stata lontano una volta
dopo quello spavento
subito sono tornata.
2-
Un uomo con gli occhi pesanti
sostiene il peso
del cielo sopra di sé.
Lui è il mio lontano lontano.
3-
Ho viaggiato, viaggiato
non ho ancora visto alcun posto.
Tornerò credo non presto
4-
Una donna con la veste di un altro colore
muove parole solo suoni per me
non conosce il mio greco
ma il suo sguardo
è mia madre per me.
5-
Non sono andata via mai.
Eppure non sono mai stata
così lontana.
(…)
7-
La solitudine mi traghetta
da un luogo ad un altro
e i pensieri prendono forma
in bicicletta.
(…)
9-
Il deserto non è spazio vuoto
ma l’uomo che lo attraversa
per tutto il tempo che lo attraversa.