Concorso poetico e fotografico: “COMUNItariSMO – pensare è oltrepassare” – I VINCITORI.
In concomitanza con un ciclo di incontri a tema “COMUNItariSMO – pensare è oltrepassare” organizzato da Civico 32 e tenutosi presso la sede dell’associazione, Civico 32, Scuola della carta e Versante Ripido hanno indetto un concorso fotografico e poetico.
Le giurie hanno selezionato le opere in base all’originalità e spontaneità con cui hanno rappresentato il tema del concorso che tocca un aspetto importante del profondo mutamento della società di questi anni. L’evoluzione dell’idea di comunitarismo attraverso lo sviluppo della sharing economy e la manifestazione di forme spontanee di aggregazione è stata ben rappresentata nelle opere, che ne hanno evidenziato differenti sfaccettature emotive e interpretative.
Trovate i risultati a questo link https://fanzine.versanteripido.it/newsletters/risultati-del-concorso-poetico-e-fotografico-comunitarismo-pensare-e-oltrepassare/
Qui pubblichiamo le 3 poesie e le 3 foto prime classificate.
1 CLASSIFICATO AL CONCORSO DI POESIA: LUCIA CUPERTINO – TITOLO DELL’OPERA: “LA TERZA SORELLA – QUESTA MATTINA”
LUCIA CUPERTINO (1986, Putignano). Antropologa culturale, poetessa e traduttrice. Scrive in italiano e spagnolo e suoi lavori sono apparsi in riviste italiane e internazionali quali Nuovi Argomenti, Fili d’aquilone, Irisnews, Versante ripido, Sagarana, La otra, Círculo de poesía, Bitácora pública, Vallejo and company, La Jornada.
Mar di Tasman (Collana Isole, Bologna, 2014) è il suo primo volumetto di poesia. A breve è in uscita Non ha tetto la mia casa in edizione bilingue, pubblicata dalla casa editrice del Festival Internazionale di poesia del Costa Rica e il volume I 43 poeti per Ayotzinapa (curatela e traduzioni).
Cofondatrice del contenitore di scritture dal mondo La macchina sognante. Collabora con Fili d’Aquilone, Nuovi Argomenti, Carmillaonline nonché con periodici d’informazione Frontierenews e Pressenza.
Ha curato l’edizione italiana del pluripremiato documentario brasiliano Fiore brillante e le cicatrici della pietra sugli indigeni Guarani-Kaiowà. In Italia, Argentina, Messico, Spagna, Germania e Australia ha svolto ricerche universitarie e antropologiche incentrate su mondo indigeno, educazione e transizione sociale. Attualmente vive immersa nella biodiversità della Colombia.
La terza sorella – questa mattina
QUESTA MATTINA il cielo irriga la terra
possiamo riposare coperti da un albero
far crescere un ramo di pazienza
lavare la tunica di pensieri
logora che c’ingombrava
smacchiare le distanze
bere anche qualche goccia
rigenerare il serbatoio dei sogni
poi abbandonare il riparo sicuro
indagare curiosi se la terza sorella. (2 )
è germogliata sul dorso del declivio.
È tempo di sostare
osservare le nubi transitare
sorpassarci e correre ad altre vallate
smettere di ripetere i naufragi dell’inerzia
lievitare come il cielo nuovi parti.
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(2) Antica tecnica agricola del Nord e Centro America, prevede la coltivazione congiunta di mais, fagioli e zucche. Le tre piante si sviluppano collaborando in modo positivo tra di loro e sono la base di una dieta sufficientemente completa.
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1 CLASSIFICATO AL CONCORSO DI FOTOGRAFIA: SIMONA HASSAN – TITOLO DELL’OPERA: “BIOPIZZERIA A LÀBAS”
Simona Hassan è una fotografa auto-didatta che crede fermamente nel ruolo della fotografia come strumento per raccontare. Solo nel 2014 ha vinto una borsa di studio alla Scuola Romana di Fotografia di Roma e, poco dopo, ha deciso di iniziare un viaggio che ha toccato quasi tutte le regioni italiane per raccontare la vita dei giovani italiani e le realtà lavorative in cui sono immersi. I reportage, perlopiù di ambito sociale, da lei costruiti possono essere letti e visti sul suo sito www.simonahassan.com
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2 CLASSIFICATO AL CONCORSO DI POESIA: FABRIZIO BREGOLI – TITOLO DELL’OPERA: “CROCI BIANCHE”
Fabrizio Bregoli, nato nella bassa bresciana, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora a Milano nel settore delle telecomunicazioni.
Ha pubblicato alcuni percorsi poetici fra cui la plaquette “Grandi Poeti” (Pulcinoelefante, 2012) e “Cronache Provvisorie” (VJ Edizioni, 2015 – Finalista al Premio Caproni). Il suo ultimo lavoro è “Il senso della neve” (Puntoacapo, 2016) con prefazione di Ivan Fedeli e postfazione di Tomaso Kemeny (Finalista al Gozzano e al Merini)
Suoi lavori sono stati pubblicati in antologie di Lieto Colle, della Fondazione Mario Luzi e sulle riviste Euterpe, Alla Bottega, Pickwick e Versante Ripido. Partecipa a letture poetiche, dibattiti culturali e blog di poesia.
Ha conseguito numerosi riconoscimenti in premi di poesia, fra i quali merita ricordare i Primi Premi al Letteratura d’Amore, al Marietta Baderna, all’Eridanos, al Lino Molinario, al Daniela Cairoli, al Giovanni Descalzo, al Piemonte Letteratura, al Terre di Liguria, al Centro Giovani e Poesia di Triuggio, il Premio della Stampa al Città di Acqui Terme, la segnalazione al Guido Gozzano.
Croci bianche
Sette croci bianche.
Fondale lucido, d’ardesia.
Qualcuno vi legge i nomi, le date.
Nessuno ne conosce volti, storie.
Soltanto le acque della Sprea.
Erano studenti, ragazzi, madri
ed in fuga verso nessun destino.
Qui, simbolo di libertà.
Oggi la Sprea è un gattino azzurro
riposa come un catino smaltato.
La cupola di vetro arde, scintilla
è una scaglia lucente di torpedine
sullo svernante banco di turisti.
Qualcuno suda, si gratta, sbadiglia.
Poco più oltre si vendono brandelli
di muro colorati, orsi dipinti
belle mostrine decorate DDR.
Vicino alle croci solo un curioso
sfoglia una guida, legge poche righe.
Poi spegne un mozzicone e zitto passa.
S’infuria un cellulare, sveglia un cane.
Qualcuno ride, sbotta, sputa birra.
Libertà, anche questa.
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2 CLASSIFICATO AL CONCORSO DI FOTOGRAFIA: JURI ALBERTAZZI – TITOLO DELL’OPERA: “SIAMO SOLI”
Juri Albertazzi: nato a Bologna il 17 agosto 1977. Nonostante il mio spiccato daltonismo (#colorblind) adoro le foto con colori intensi e forti contrasti cromatici, pur non sapendo esattamente di che colori si tratti. Ho approfondito le tecniche fotografiche seguendo corsi con il fotografo Fulvio Bugani. Appassionato di fotografia fin da bambino, i campi di maggiore interesse sono le fotografie ritrattistiche e le fotografie naturalistiche. Con gli scatti che faccio, specialmente i ritratti, mi piace mettere a nudo lo stato d’animo del soggetto, in particolare modo se trasmette positività e allegria.
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3 CLASSIFICATO AL CONCORSO DI POESIA: FERNANDA FERRARESSO – TITOLO DELL’OPERA: “A LESBO”
Fernanda Ferraresso – Nata nel 1954 a Padova, dove vive e insegna architettura presso il Liceo Artistico della città, è direttrice del sito web CARTESENSIBILI e FERNIROSSO WEBBLOCK, suo sito personale.
Tra le sue pubblicazioni: Migratorie non sono le vie degli uccelli (Il Ponte del sale 2009), Dimmi se (Terra d’ulivi 2013), MAREMARMO (LietoColle 2014), Nel lusso e nell’incuria (Terra d’ulivi 2014), Voci oltre e altre cose storte (Terra d’ulivi 2015), In pochi attimi di vento (Terra d’ulivi 2016). Ha partecipato inoltre alle seguenti raccolte: Ombre come cosa salva- Il Purgatorio letto dai poeti, Canti I-IX (2008) Editore Il Ponte del Sale; Cuore di preda (2012), Il riscatto del pane (2012), Cronache da Rapa Nui (2013) (CFR Edizioni); Luce e notte e L’ustione della poesia (LietoColle); Scrittori & Scrittura. Viaggio dentro i paesaggi interiori di 26 scrittori italiani (Lucaniart); Sotto il cielo di Lampedusa (Rayuela Edizioni). Numerosi suoi testi e letture critiche compaiono in noti siti web e riviste di critica letteraria.
A Lesbo
a lesbo si sono aperti i lembi
nelle reti metalliche a brandelli
la pelle di bambini donne uomini
passati attraverso la notte
in quest’oscuro pestaggio dei corpi
le guardie di un luogo
senza anima e sogno
con le unghie rubavano
a noi la scorza di un lager
di fame e di stelle
profonde nel giallo cucito negli occhi
la stessa stella decifrata dall’odio
dio della guerra
una la medesima su tutta la terra
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3 CLASSIFICATO AL CONCORSO DI FOTOGRAFIA: ENRICO CANCILA – TITOLO DELL’OPERA: “ADVERTISING”
Enrico Cancila vive a Bologna ed è un appassionato di fotografia di strada. Lavorando per un’agenzia di sviluppo sui temi dello sviluppo sostenibile ha occasione di viaggiare e scattare in diverse parti d’Italia e d’Europa.
Cogliere l’anima così diversa di città anche vicine è il fascino maggiore che i suoi lavori tentano di catturare. Nelle sue foto non c’è mai una singola persona al centro dello scatto ma è l’ambiente circostante vissuto dalle persone che risulta protagonista. I suoi lavori cercano le sfumature del singolo attimo per cogliere un’emozione o una reazione condivisa o semplicemente un’atmosfera particolare.
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