Fra paradiso e polvere, poesie di Costantino Belmonte
Costantino Belmonte è scrittore, anche in versi. Nato a Roma nel 1966, dal 1995 al 1998 ha insegnato Dizione poetica all’Accademia di Teatro C.C.C.D.S. di Roma diretta da G. B. Diotajuti e Antonio Pierfederici, collaborando come autore alla realizzazione di spettacoli secondo il Metodo Mimico di Orazio Costa e di letture di poesia con allestimenti e performance dei brani.
Nel 2004 è stato uno dei poeti del progetto Klandestini. Letteratura emergente del Mediterraneo, col sostegno del British Council e di Inizjamed di Malta.
Nel 2005 ha curato come autore e regista la lettura Un corpo capace di felicità al Rialtosantambrogio di Roma, nella manifestazione UbuSettete. Fiera di alterità teatrali romane, IV edizione.
Dal 2002 al 2010 è stato redattore per le sezioni «Letteratura» e «Poesia» del trimestrale online Amnesia Vivace e autore sul mensile Notizie in… Controluce e su altre testate.
Segnalato alla XII e XVIII edizione (1994 e 2000) del Premio Internazionale Eugenio Montale (giuria composta da Mario Luzi, Attilio Bertolucci, Giorgio Bassani, Maria Luisa Spaziani); è stato vincitore del 1° e del 2° premio per la poesia del Concorso Letterario Internazionale Container, rispettivamente nel 2004 e 2006; del Premio dei Premi di Poesia 2014 indetto dalla libreria Mangiaparole di Roma; dell’edizione 2015 del premio «il mio esordio – poesia», con il volume Su un pianeta, al Festival Internazionale di Poesia di Genova indetto dal Gruppo Editoriale L’Espresso.
Nel 1996 ha collaborato, in qualità di traduttore di Ezra Pound, al volume Praz! Quaderno di poesia straniera, edito da Semar, a cura di Nicola d’Ugo.
Traduzioni in inglese di alcuni suoi brani sono apparse sul portale Parallel Texts, a cura di Matilda Colarossi.
Tra i libri di Belmonte si ricordano il poemetto La Vecchia di Bruegel (self-pub, 2011); le raccolte di versi Veduta di una città vaga (self-pub, 2012); Un viso anche del corpo (Autore Libri Firenze, Firenze, 2001); Su un pianeta (E.P.C – Edizioni Progetto Cultura, Roma, 2017); la raccolta di aforismi Ego Scriptor (self-pub, 2013).
Il suo ultimo libro è il volume di poesia Gli alberi, per esempio, pubblicato nel 2018 per i tipi di Editrice La Gru.
Un grillo in ogni nicchia conquistata a fatica;
mi addormento sereno se non stridono in coro.
È il panorama letterario in cui vorrei svegliarmi.
*
ll mio corpo è lungo dodici miliardi
di anni luce e
il colore di quanto
sto per dirti può sembrare inspiegabile:
si sposta simile al tramonto, verso
il limite del suo stupore, trascinato
fino al primo dolore
che dà il nome alle cose, le dissangua sul tempo
e mortifica persino ciò che penso.
*
Nel Luna Park
La parola e qualche vista occidentale
erano una famiglia unica. Nel
tunnel
avevamo pensieri di oltre un’ora:
niente
nei fenomeni e le musiche. I pochi amici
che avremo venivano da amanti, tre per volta
se ne andavano
da un sistema semplice
a un dolore innato. Fuori, quanto
poco stile di vita nel dipinto, con
l’estranea che era insieme
a noi, mentre parlava
di chi conta sempre per qualcuno
e quanti qualcuno esistono.
*
Parade
Una pazzia ancora concepibile
è un giorno che sembri gli ultimi duemila;
sui tizzi alitati dalla vecchia di Bruegel
con la famiglia mai esistita di Schiele
nella lettera impressa al casolare di Klee
– c’è qualche chance di te
ma fuori del libro sento un sibilo dagli aeroporti,
un fondo che dissolve fra le strade a ipsilon
– come solo la nostra;
stasera
c’è un va e vieni di traghetti fra paradiso e polvere.
*
Fama
Ogni notte penso a quanto vorrei
che la mia mente
fosse nei vostri quattro desideri ammuffiti:
capireste quanto un dio, da solo,
non appaga qualsiasi sete di bellezza al mondo
senza la fede (o il ripiego)
in un trapianto grandioso.
*
Senhal
E su me
la meraviglia marina. Si tolse, a sprazzi
la scendente
luce. E subito
sparse, nel buio, altre distanze
alate.
Il sole, fuoco deponente
vero. Qualche ombrosa – fra gli alberi
arcuata più e meno.
Nota
Ad eccezione del secondo brano (Il mio corpo è lungo dodici miliardi…), pubblicato nel volume Un viso anche del corpo (Firenze, 2001), gli altri componimenti sono finora inediti.