Il sangue del fanciullo
– a Dino Campana –
Il sangue del fanciullo, lo hai scritto
tu stesso, è questo solo, solo questo
che conta.
“They were all torn and covered
with the boy’s blood”, erano laceri
e coperti del sangue del fanciullo;
con questi versi si chiudono
i tuoi “Canti”, le orfiche stanze
sacre e maledette.
Fosti tu a dire che in questo distico
finale sta l’essenza, il nocciolo.
Il sangue del fanciullo, quale, chi?
Una vittima sacrificale, un redentore
che ha provato a pronunciare amore
nel vento del deserto? Oppure
un fanciullo come tanti, scannato
per sbaglio, per errore, con cieca
coscienza, per una forma di sadica
giustizia, la bava di chi gode nel vedere
soffrire ma palpita con uguale trasporto
per la foga di avere ragione.
Il sangue di chi è ancora troppo giovane
per smettere di sognare, liquido inchiostro
a stillare l’eterno conflitto tra dire
e sentire, tra il sole e il giallo smorto,
l’umana incapacità di plasmare colore.
Il sangue oscuro, esile, di queste parole,
o forse il tuo stesso sangue, ferita scavata
da chirurghi veri o presunti, dozzine
di elettrochoc, cortesia ipocrita degli amici,
silenzi, voci, fuoco che hai voluto rubare
sapendo che il tuo cuore era il bosco
di Marradi, sensibile alle fiamme, rapido
a farsi cenere, avido di radure,
spazi nuovi, nuove morti, nuove vite,
da vivere e da scrivere,
da scrivere,
da vivere.
E’ una poesia bella e intensa. La fusione con Campana funziona in modo perfetto, ma ci voleva un poeta di qualità per osare tanto.
L’ha ribloggato su DEDALUS: corsi,testi e contesti di volo letterario.
È vero Paolo: è stato un azzardo. Ma il tuo parere e quello di altro cari amici mi è di conforto. Un caro saluto, im
Persuasivo e forte. Bravissimo Ivano. Bravissimo in tutto.
un abbraccio
Sempre presente e gradita. Ciao Lucetta e grazie.
“a stillare l’eterno conflitto tra dire
e sentire, tra il sole e il giallo smorto,
l’umana incapacità di plasmare colore.”
Soltanto un poeta può tradurre un poeta: il linguaggio comune dell’anima.
ciao
nulla da dire, la poesia è bella. La foto però è fasulla: quel signorino lì si chiamava Filippo Tramonti.
grazie per la segnalazione Paolo, in effetti pare che si tratti di falso storico. Provvediamo a modificare l’immagine. Cari saluti. CZ