Fornelli poetici, la rubrica di cucina di Daniele Barbieri.
In questo numero proponiamo per la prima volta la nostra rubrica di cucina curata dallo “chef” Daniele Barbieri che oggi ci tenterà con i suoi dolci, E noi, reduci dagli stenti della “prova costume” ormai fortunatamente alle spalle, ci faremo tentare senza rimorsi.
Torta di riso
era tutta lì, in quell’impasto
dolce e umido, che si sfaceva in bocca
come un peccato di leggerezza
da consumare
nell’innocenza di maggio
col sole basso ancora
sul grano ancora verde
certe vecchie signore, si sa,
vivono solo nei loro dolci
e fu mia nonna, che scoprimmo
quanto l’alzheimer avesse fatto il suo corso
quando il riso fu una volta
troppo dolce e il piacere
finito
***
Castagnaccio
trecento grammi servono
di farina di castagne e novecento
d’acqua, con un cucchiaio
di zucchero e tre ancora
di olio d’oliva buono, e poi uvetta
e poi pinoli e il rosmarino fresco
io ci aggiungo
un cucchiaio di farina
bianca, per far più compatto l’impasto
e ci aggiungo
la vita, il desiderio
di ritrovare, nella pasta morbida
e fresca e dolce che sarà,
il respiro della pelle,
il piacere, di aromi pieno e denso,
del consumarlo insieme
***
Cioccolato
amaro
e intenso, e duro, e fresco,
destinato a spezzarsi in scaglie scure
da liquefarsi in bocca, ad annunciare
di una antica e ritrovata passione divina,
di perversioni regali di un mondo
altro, di un altro tempo, di un’altra
vita, amaro
e scuro
e intenso come il sole spietato del mattino
e denso come lo è la vita, e fresco
come la luna appena sorta
davanti all’ardore del tramonto
e duro e liscio e vero
come un peccato irreale
di vanità