I simboli, poesie e opere di Giuseppina Di Leo.
Giuseppina Di Leo è nata e vive a Bisceglie (BT). Laureata in Lettere Moderne, frutto della tesi di laurea è la pubblicazione bio-bibliografica Pompeo Sarnelli (1649-1730): tra edificazione religiosa e letteratura (2007).
Ha pubblicato i seguenti libri di poesie: Dialogo a più voci (LibroitalianoWorld, 2009); Slowfeet. Percorsi dell’anima (Gelsorosso, 2010); Con l’inchiostro rosso (Sentieri Meridiani Edizioni, 2012); la plaquette Il muro invisibile (LucaniArt, 2012); Navigo nelle parole (Libreria Editrice Urso, 2018).
Numerose poesie e scritti vari sono ospitati su riviste, antologie, blog e siti dedicati alla poesia.
Alcune poesie sono state musicate dal M° Giovanni Castro.
I simboli
Questa sera la memoria mi sconcerta
ha nel rosso il fiore
di un inconsueto bianco il vaso;
su quel davanzale
nel grigio il rosso prorompe
quasi sangue
ritenuto e splendido.
Sicuramente incerto nel senso
principio d’un balzo lo stupore
nel giuoco una sensibile intesa.
Ai miei occhi
il pretesto dell’esile stelo
su quel grigio, scompare.
1993 – in Dialogo a più voci. Poesie (1982 – 2008), 2009
*
La sapienza del vento
La traccia segnava un corsivo ombreggiato
pastelli coloravano venature di rosso
un blu rifletteva colorazioni nel viola.
Tra i due termini di paragone, realtà e finzione,
al centro c’erano gli addii.
Le figure apparivano scempie.
Sui tasti il musicista
ripeteva una musica stonata
suonata con due sole dita.
Intorno si parlava di immagini
nel mentre ogni cosa man mano scompariva:
dai suoni ai contorni
lontano, sempre più sfumati nell’aria.
(In certi momenti, se vaga è la mente,
la sapienza del vento è
non dire nulla oltre il suo affanno.)
*
Una macchia di caffè mostra
un volto su sfondo giallo. Ha occhi,
naso, la bocca e due baffetti leggeri
tracciati a filo di un terra di Siena tenue.
Senza dover immaginare
o attendere fin dove l’attesa serve
per ricoprire un nido di vuoto
l’oggi scoperchia la sua nudità
immagini vietate al verde dei miei anni.
Ed ecco gli anni:
Sorridi, fotografo!
*