Il Gruppo ’98 Poesia (il “comunitarismo” dell’esperienza poetica femminile*) di Anna Zoli

Il Gruppo ’98 Poesia (il “comunitarismo” dell’esperienza poetica femminile*) di Anna Zoli.

     

     

Verrebbe subito da chiedersi se ha ancora senso, dopo più di quarant’anni dalla fine del movimento delle donne, dopo tante lotte vinte e molte perse, dopo una parità raggiunta, in realtà più apparente che reale, ma pur sempre importante, se ha ancora senso che un gruppo di donne si incontri per fare poesia. Anzi, per meglio dire, che si incontri per fare insieme ‘un lavoro di ricerca letteraria e politica sulla produzione poetica delle donne’ come è scritto nella scheda che sta in fondo alla nostra antologia “Della propria Voce” di recente pubblicata. Inutile dire che per noi il senso ce l’ha, visto che questo avviene regolarmente una volta al mese dal 1998 presso la Libreria delle Donne di Bologna.
Conviene chiarire subito che, pur essendo tutte donne, non siamo separatiste. Infatti mentre riportiamo sempre all’esterno il frutto del nostro lavoro, siamo però convinte che il lavoro assumerebbe connotazioni diverse in situazioni miste dove le dinamiche possono essere scarsamente prevedibili.
Sta di fatto che il gruppo non condivide un manifesto poetico, ma un progetto politico che affonda le radici nella pratica politica del Movimento delle Donne dalla cui storia, del resto, provengono le fondatrici.

Il Gruppo si costituì il 18 febbraio 1998 presso la Libreria delle Donne di via Avesella, a Bologna, aperta dai gruppi Esse e Alta Marea nel 1996, che proseguiva il progetto ideale della storica Librellula, in Strada Maggiore, fondata dalle sorelle Hilbe. Attorno alla promotrice, Serena Pulga, si riunì un primo nucleo di appassionate di poesia, Loredana Magazzeni, Stefania Magri, Serenella Gatti, Graziella Poluzzi, Alessandra Vignoli, cui ben presto si unirono Anna Zoli, Paola Tosi, Vannia Virgili, Anna Bellini, Guiduccia Maccaferri. Oggi sono dieci le poete che lo compongono e che, come detto, continuano ad incontrarsi presso la Libreria delle Donne una volta al mese:
Silvia Albertazzi, Paola Elia Cimatti, Leila Falà, Zara Finzi, Serenella Gatti Linares, Loredana Magazzeni, Alessandra Vignoli, Vannia Virgili, Anna Zoli, Giovanna Zunica.

Oltre ai regolari incontri dedicati alla lettura e al commento di testi o a laboratori tematici, il gruppo proponeva e propone tuttora un lavoro di ricerca letteraria e politica e di confronto con altri gruppi o altre poete, riflettendo così le modalità originarie, legate ai movimenti come il MCE e il Movimento delle Donne.

In una fase iniziale (1998-1999) era prevalso il bisogno di prendersi cura di sé, leggendo e commentando, nel modo che ognuna sentiva più consono, i testi preparati e offerti all’ascolto delle altre, con la consapevolezza di quanto fosse importante, per cominciare, costruire in ciascuna l’autorizzazione intima alla scrittura e un livello benevolo di autovalutazione. D’altra parte il ‘partire da sé’ era stata una pratica e un motto molto diffuso nel Movimento delle Donne.
Questa prima fase portò alla pubblicazione della plaquette Lo Sguardo delle Altre. Intrecci di scrittura, immagini e poesie di donne (1998), che riassume nel titolo un’indicazione di metodo, di cui parlerò più avanti.

In una seconda fase (1999-2002) il Gruppo ha rivolto “lo sguardo” a rappresentative ospiti esterne che si erano messe in relazione con la pratica del gruppo stesso. I materiali raccolti durante questi incontri (interviste, recensioni, colloqui con le autrici, scambi poetici) costituiscono un’ulteriore pubblicazione dal titolo Lo Sguardo delle Altre. Incontri con le Autrici ospiti del Gruppo ’98 (1999). E’ indubbio che il confronto con la poesia prodotta da altre donne ha segnato per ciascuna una crescita di qualità nell’individuazione del proprio percorso.

Il Progetto Patchwork (2004), lanciato da Loredana Magazzeni, ma che ha visto il coinvolgimento effettivo di tutte, ha rappresentato, se vogliamo, una terza fase in cui si è voluto indagare, in modo più ampio e approfondito, l’universo delle donne che scrivono poesia con un questionario diretto alla vasta rete nazionale di donne in relazione. L’iniziativa portò a un incontro seminariale che vide una vasta partecipazione con interventi teorici, letture poetiche e performance (Sasso Marconi, 2004). Centrale fu poi la riflessione comune sui contributi pervenuti. I materiali raccolti costituirono gli atti del convegno, sotto il titolo di Progetto Patchwork. Una rete di poesia delle donne (Bologna, 2006). Il questionario, elaborato collettivamente, è stato molto apprezzato dalle partecipanti per le domande fuori dagli schemi, in parte orientate a indagare aspetti del quotidiano e del rapporto vita e scrittura delle donne.

Nel tempo il Gruppo ha raccolto in pubblicazioni, soprattutto autoprodotte, i propri testi poetici. Fra quelle invece editoriali, dopo Parole che premono (Firenze, 2006), Della propria Voce, scaturita da un laboratorio condotto nel biennio 2013-2015, è la seconda antologia del Gruppo ’98 Poesia, curata da Leila Falà.

Un aspetto qualificante del lavoro è il metodo, detto dello sguardo delle altre, che si è andato costruendo nel corso degli anni col lavoro comune, avendo preso spunto tuttavia dal precedente gruppo Donne e Scrittura della Librellula e dal Movimento di Cooperazione Educativa (MCE). Senza dare per scontato che ‘gruppo di donne’ significhi sempre e comunque un luogo accogliente senza conflitti, si può ben affermare che il metodo elaborato ha contribuito fortemente alla tenuta del gruppo, permettendo la gestione e, in genere, il superamento degli ostacoli derivanti da inevitabili dinamiche interpersonali. Riassumendo, si basa su:

  1. la circolarità del sapere;
  2. l’assenza di una leader riconosciuta e il riconoscimento dell’autorevolezza di tutte;
  3. una critica affettiva, cioè costruttiva e finalizzata alla crescita;
  4. un lavoro fra donne con momenti in cui la ricerca viene riportata all’esterno in luoghi di aggregazione della città;
  5. un equilibrio fra legittime esigenze di affermazione di sé e una relazione paritaria tra le componenti.

In venti anni il Gruppo è cambiato, seguendo la realtà circostante, e se l’espressione di alcune ha trovato altri canali, nuove donne si sono aggiunte, apportando novità sui piani culturale e poetico.
Poiché il lavoro di oggi scaturisce anche dal cospicuo percorso passato, è importante ricordare l’attiva partecipazione, in momenti e per periodi diversi, di Claudia Calvi, Grazia De Palo, Miriam Errico, Marta Pompei, Berenice Sica Lamas, Barbara Herzog, Valentina Pinza, Carla Ursillo; gli incontri con le poete e le critiche come Niva Lorenzini, Mariella Bettarini, Gabriella Maleti, Lisabetta Serra, Milena Nicolini, Rosaria Lo Russo, Elisa Biagini, Anna Maria Farabbi, Paola Febbraro, Tomaso Binga, Nadia Cavalera, Anna Maria Giancarli, Vittoria Ravagli, Gabriella Musetti, Marina Giovannelli, Chiara Cretella, Michela Turra, Marinella Polidori, Maria Luisa Vezzali, i gruppi Armonie di Bologna, Maria Gjmbutas di Sasso Marconi, Donne di Poesia di Modena, DARS e Anna Achmatova di Udine, Libera università delle Donne di Milano, la Società Poetica, arte della lingua materna di Ravenna, il Giardino dei Ciliegi di Firenze, Femminilmente di Gorizia, con Collettiva Femminista di Sassari, Libere Tutte di Firenze, con le riviste Leggendaria (Anna Maria Crispino), Leggere Donna (Luciana Tufani), Le Voci della Luna, con le rassegne nazionali e internazionali tra cui Residenze Estive (Duino) Bologna in Lettere (Bologna), con gli spazi delle donne del Partito democratico, i centri sociali, le biblioteche e il carcere della città, con i Centri di Documentazione delle Donne di Bologna, Ferrara, Modena, Milano, Pesaro, Venezia, con la Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna, con la SIL (Società Italiana delle Letterate) nazionale.
É stata significativa la collaborazione con attrici come Marinella Manicardi, e l’uso del teatro che alcune poete del gruppo attuano in proprio e a beneficio di tutte (Leila Falà, Serenella Gatti Linares, Anna Zoli), la partecipazione a manifestazioni di poesia di carattere civile e nazionale (Festival di Poesia di Modena, 100Thousend Poets for Change, Letteratura Necessaria, Bologna in Lettere), il sostegno e la stima di amici poeti come Pino De March, Davide Ferrari, Bruno Brunini, Alberto Bertoni, Gregorio Scalise, Carlo Bordini, Sergio Rotino, Elio Talon, Andrea Trombini, Enzo Campi.

Sarebbe troppo lungo elencare qui le numerose iniziative, pubblicazioni, performance poetiche, spettacoli di teatro-poesia di cui il Gruppo ’98 è stato protagonista nel corso di 18 anni. Per questo rimando alla scheda in coda all’antologia già nominata ‘Della propria Voce’.

                       

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* il sottotitolo tra parentesi e’ stato aggiunto dalla redazione di VR perchè il modo di condividere intenti e cultura del Gruppo 98 ci ha ispirato una domanda sul senso di comunitarismo nell’approccio alla condivisione artistica e nella creazione di un humus dove questa possa fecondarsi, pur nel permanere delle singole individualità espressive.

        

2 thoughts on “Il Gruppo ’98 Poesia (il “comunitarismo” dell’esperienza poetica femminile*) di Anna Zoli”

  1. Errori da scrittura automatica : ad un anno di distanza rileggo questo articolo . Sono contenta di avervi conosciuto

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