Il migliore amico del poeta: versi di Flavio Almerighi e di Giulia Niccolai.
Zoe
di Flavio Almerighi
riflessione gravida di niente
sui tetti gli animali, ora sì poi no,
stupito dalla loro libertà di andare
verso una mia tristezza
empia come il cortile asciutto
in estate,
la gomma secca riapre
crepe in acqua che non c’è
e cantano le zanzare, le mamme
spariscono, mi ritrovo la solitudine
avvinghiata, stretta stretta dentro
come un cane o se apro le finestre
un bel vento caldo
pittura serica, perfetta
sciogliti i vestiti abbracciami
Zoe, liberami dal male
di Giulia Niccolai
In piena notte, nella sua casa in campagna,
Violetta viene svegliata dal cane Brian
che raspa alla porta della sua stanza.
Non era mai successo prima.
Si sveglia, gli apre e chiede:
cosa c’è?
Brian risponde facendo il gesto
di alzare la gamba.
Al suo ritorno, in omaggio
al suo meraviglioso linguaggio
dei segni, amore, coccole
e croccantini a volontà.