Il profilo dell’acqua, poesie di Raffaela Ruju.
Il profilo dell’acqua
Se apro la mia finestra ripenso
al tempo in cui scorrevi verde
un coro di foglie ballerine
nell’aria sospirosa del mattino
Se apro la finestra ti vedo
come sei diventato adesso
un canto di requiem scorre nero
sull’acqua morta della vita
Sulla tua pelle galleggiano due lattine
tre pesci puzzolenti, un velo di bianco
e una corrente che non trascina niente.
Sull’ombra dei fiumi
è inciso il profilo della terra.
***
Polvere a margine
Le foglie del tempo
hanno trame da tramandare
cose invisibili da consumare.
Adesso resta solo un grano di polvere
una lama sull’orologio della vita
e basta un soffio per dimenticare
Le foglie del tempo
hanno fiumi di ricordi
e sono invisibili agli occhi
Un sole tramonta sull’Isonzo
e questa sarà insonne
per le vittime che nessuno piange
***
Profanazioni
Ha profanato la marea terrena
con due grani di sale femmineo
nella cecità dell’alba incendiata
Spirali di velluto e due villette a schiera
quattro croci e quattro gatti
e un paletto infisso nel petto vampiro
Lo stivale scolpito precipita
nelle verticali dei silenzi
come goccia impazzita sui vetri
L’ombra di Thanatos incisa sulla terra
sta seminando pietre sulla soglia
volando sulla matassa del vento
Nelle vertigini del nulla sprofonda
l’ultimo respiro reciso delle Alpi
oscurando il crepuscolo di una meteora
sprofonda e avanza un fiume di morte.
***
Frattali
Come spugna marina
il corpo riesce ad ancorarsi al fondo,
con radici di carne e ventose.
E noi predatori degli abissi,
strappiamo l’anima dai mari
indifferenti verso l’eternità.
Un pianeta forse vale l’altro
nell’economia dei silenzi
impazziscono anche i frattali.
Come stelle naufraghe
vaghiamo nei cieli
accecati da una pellicola di luce.
Belle poesie in cui viene posto appieno il dramma della profanazione dell’ambiente, del Dio fiume che un tempo portava acqua, vita e novità. la mia preferita Profanazioni