Quest’ala spennata di salice, inediti di Claudia Brigato.
Claudia Brigato è nata in provincia di Padova nel 1979. Laureata in filosofia nel 2003 all’Università di Padova, lavora nell’ambito della formazione scolastica e si sta specializzando in Pedagogia Clinica.
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Quest’ala spennata di salice
non è riparo sicuro:
dall’impietoso biancore delle nubi
sgoccia infinito il silenzio.
Del tuo volto senza confini
inseguo la traccia vaga tra i rami
dove pellegrino l’indice si perde
ad indovinare fattezze e nodosità.
Arriva sicura una scossa
a farmi sasso – furtivo come un ladro mi rifuggi –
Ma tu cielo lassù
che con sguardo fisso mi punti – spiarti senza toccarti,
mi fa strazio ogni giorno –
avessi una fionda ti mirerei dritto
per imploderti giusta
nel centro.
A quel punto, dimmi,
tu, mi chiameresti per nome?
***
Ho steso gli occhi su una sponda di cielo
– sono arrivata puntuale oggi –
prima che l’imbrunire sgusci fuori la luna.
Asciugano crepitando su una lingua di sole
come panni stesi in un giorno incerto di primavera.
E anche se non torni a raccoglierli
il sonno qui non fa più paura.
***
Le stelle mi guardano
oblique come sorrisi
impietrati nei secoli dei secoli.
Sotto questo silenzio
le mie ore sfitte
trovano stupita
redenzione.
***
Non so scrivere della quiete
di questa luna accordata a requiem
sotto una cuccia improvvisata di stelle.
– Anche il ragno ha fermato la tela
e va restituendo al moscerino la pietà di un’urna. –
Se solo potessi
allattarmi tutta di questa pace
e docile dormirci dentro
nuda.
***
Ho pietà di me stanotte
del mio corpo accucciato sul letto
con le costole che grattano le lenzuola
e le anche che si alzano
come guglie fin quasi a bucarmi la pelle.
Ho pietà di tutte le donne
che di notte ho rimesso al mondo
e di giorno portato alla croce
come promesse mancate di un’altra vita.
Ho pietà della bambina che ero
e solo a lei e per lei
chiedo
perdono.

che coincidenza, nata nel 1979, proprio quando facevo la naja in Prato della Valle! Ammiro da tempo la poesia di Claudia Brigato perché la scrittura è ottima, perché pur essendo intimistica non scade in un diarismo inutile e non condivisibile, perché non è solo poesia-donna, perché si lascia leggere bene ed è suggestiva
Grazie per la lettura che ha colto il senso della ricerca a cui mirano i miei racconti in versi. Quando finiscono le parole con cui nominare un concetto allora l’immagine sola mi aiuta a tradurlo. Grazie.