Io della vita non ne so niente, poesie di Giovanna Zampella.
Sono nata a Cava de’ Tirreni nel 1993 e vissuto in frazione fino a tre anni fa. Ho frequentato le scuole elementari di S.Pietro; la scuola media Giovanni XXIII e il liceo scientifico A. Genoino. Nel 2012 feci iscrizione alla facoltà di Lettere Moderne dell’università di Fisciano, che lasciai nel corso dello stesso anno. Nell’ottobre del 2013 mi iscrissi sempre alla facoltà di Lettere moderne ma alla Federico II, a Napoli. Attualmente frequento il terzo anno. Ho sempre scritto e non mi è mai mancata la vena poetica ma in realtà è da poco tempo che alimento questa attività con più dedizione. G.Z.
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Ho cercato di spiegartelo un sacco di volte,
spesso non ho ragione di riempire
un secchio di lacrime al giorno.
Ma quando succede, io
non riesco a dirti cos’è che
dentro mi succede.
Spesso basta ch’io pensi anche solo
semplici parole:
“vita”,
“cielo”,
“madre”,
“io” – chi sono io.
Semplici semplici parole
pensate mentre guardo fuori e poi
il pianto, una commozione,
una nostalgia.
Nostalgia di qualcosa di molto molto
lontano nel tempo, di qualcosa che non ho
forse ancora visto, di un profumo che non ho
forse ancora sentito, di un bacio che non ho
sicuramente ancora dato.
Basta ch’io pensi anche solo
“tempo”, oppure
“asfalto”, o ancora
“silenzio”. Ed io,
piango.
Ma quasi come se mi piacesse,
come se risanasse,
come se aiutasse.
Sarà forse la condizione dei malati di cuore,
dei poeti o dei cani abbandonati,
ma è una condizione senza la quale mi sentirei
senza braccia, senza gambe,
senza anima.
***
Io della vita non
ne so niente
so solo che
arrivano quei
momenti fatti
di vetro che
se li fai cadere
non torni più
indietro.
***
Sii gentile con le foglie
del giardino, con i peli
del cane e con chi
non sa restare.
***
Febbraio.
Respiri nel silenzio
dove solo di un uccello il canto
arriva all’udito,
nel pomeriggio di febbraio
quando sta per fare buio.
il mio unico commento é : le tue poesie mi sono molto piaciute.
Grazie!
Meraviglia.
Struggenti…bellissime
Sii gentile con le foglie del giardino, con i peli del cane e con chi non sa restare.
Meravigliosa!
L’anima si fa respiro delle “cose” del mondo, degli umori e odori del Creato e li ricrea e si ricrea con intima solennità.