Italia Argentina ida y vuelta: incontri poetici, rubrica a cura di Silvia Rosa: 6 – Barrella

Italia Argentina ida y vuelta: incontri poetici, rubrica a cura di Silvia Rosa. Puntata VI.

   

   

SANDRO BARRELLA

Libreria Norte, Avenida Las Heras, un pomeriggio afoso di gennaio, era il giorno prima del mio ritorno il nostro primo incontro e unico, poche parole, ricordo la tua voce raccontare la storia degli italiani contadini e della guerra* e il tuo volto mi è parso allora così familiare, come succede a volte a Buenos Aires incrociando lo sguardo di qualcuno che sembra venire da lontano, da casa. Ti ho conosciuto però tempo dopo, quando già l’oceano dava la misura di una distanza incolmabile, leggendo il tuo libro e di te, come si usa ormai in questo scampolo di secolo, cioè in assenza di corpo, in un luogo virtuale dove la parola scritta diventa assordante e le immagini senza spessore e senza odori sono figurine da collezionare. Mi capita a volte di trovare difficile associare il tuo volto, incontrato quel giorno di un’estate indimenticabile – al centro del mio inverno -, alla persona che abita lo spazio impalpabile con cui come pesci senz’aria navighiamo presi in una rete di contatti labili. Eppure eri tu tra gli scaffali ricolmi di libri che mi parlavi dei tuoi scritti, di Wilcock e di un’antologia sugli ultimi duecento anni di poesia argentina, eri tu che mi consegnavi a quelle pagine nuove, che poi hanno attraversato il mondo da emisfero a emisfero, hanno volato alto con tutto il loro peso specifico per atterrate in un altro paese. C’è voluto molto di più di quando ci si scrive via email, c’è voluto un ritorno nella tua terra d’origine, da dove adesso la tua voce campeggia bianca e precisa nei miei ricordi e contro il verde militare del tuo libro, in cima, dentro al tuo nome. SR

* Il riferimento è all’opera “Los italianos a la guerra”.

   

BIOGRAFIA

Sandro Barrella è nato a Buenos Aires nel 1967. Poeta, libraio e giornalista, ha lavorato per diverse testate, collaborando ai supplementi culturali dei quotidiani Clarín, El País di Montevideo e La Nación. Ha firmato numerosi articoli dedicati alla poesia, che sono stati pubblicati in riviste specializzate (tra cui: Diario de poesía, La danza del ratón, El jabalí, Hablar de poesía, Fénix), e un saggio che compare nel volume collettaneo Dificultades de la poesía (Ediciones del Dock, 2010). Suoi testi poetici sono inclusi in antologie argentine e messicane, e sono tradotti in inglese e in francese rispettivamente per le riviste canadesi Ellipse (numero73) ed Exit. Ha pubblicato i libri di poesia: El álbum de Pascal (Último Reino, 1996); El golf (Alción, 2005); Los pájaros (Bajo la luna, 2010); Los italianos a la guerra (Ediciones en Danza, 2013). Una selezione di testi tratti da quest’ultimo lavoro è stata tradotta in francese e presentata al Festival Présences à Frontenay, nell’edizione del 2014.

     

DAL LIBRO “LOS ITALIANOS A LA GUERRA”
(Ediciones en Danza, 2013)

       

La guerra es:
un marido en la guerra
un hermano en la guerra
un hijo en la guerra
un amigo en la guerra.

La guerra es:
la mutilación de miembros
inferiores superiores
por acciones de guerra;
la pérdida de un ojo
o dos
por acciones de guerra;
el reumatismo
la pérdida de masa encefálica
la rotura craniana
la demencia precoz
la falta de amor,
por acciones de guerra.

Los que fueron a la guerra
sin ser soldados
volvieron derrotados
como civiles
campesinos
profesores de geografía
o dibujo,
en la derrota y
aun en la victoria
obtenida gracias
a las acciones de guerra.

Los aforismos sobre la guerra
acerca de la continuidad
por otros medios
de las acciones que en la vida civil
se dicen la política
sin paz
ni honor
forman las leyes criminales
de guerra

*

La guerra è:
un marito in guerra
un fratello in guerra
un figlio in guerra
un amico in guerra.

La guerra è:
la mutilazione degli arti
inferiori superiori
in azioni di guerra;
la perdita di un occhio
o due
in azioni di guerra;
i reumatismi
la perdita di massa encefalica
la rottura cranica
la demenza precoce
la mancanza d’amore,
in azioni di guerra.

Quelli che andavano in guerra
senza essere soldati
sono tornati sconfitti
come civili
contadini
professori di geografia
o disegno,
nella sconfitta e
pure nella vittoria
ottenuta grazie
alle azioni di guerra.

Gli aforismi sulla guerra
intorno alla continuità
con altri mezzi
di azioni che nella vita civile
si chiamano politica
senza pace
né onore
formano le leggi criminali
di guerra

***

Las películas
sobre la guerra filmadas
en tiempos de paz
no saben de la guerra
más que el teatro
de operaciones;
son actores que fingen
heridas dolientes
los espectadores
fingen compasión
los jurados de los festivales
fingen saber crítico
y premian
el fingimiento
mutuo y consentido
por las muertes
reales
sucedidas
en reales
campos de batalla
donde se muere
y la sangre
huele y se seca
porque es real

*

I film
sulla guerra girati
in tempo di pace
non sanno della guerra
altro che lo scenario
delle operazioni;
sono attori che fingono
ferite dolorose
gli spettatori
fingono compassione
i giurati dei festival
fingono competenza critica
e premiano
la finzione
reciproca e compiacente
per le morti
vere
avvenute
in veri campi di battaglia
dove si muore
e il sangue
puzza e si secca
perché è vero

***

Pero es la vía campesina
un camino
largo sembrado de muertos
que no florecerán

muertos por doquier
doquier non es un lugar
para yacer

cuerpos a no recuperar

medallas y pensión de un futuro
estatal
para las viudas los huérfanos

las misas por venir

el manto negro el tul
puntilla negra y rosario en manos
y rostros de mujeres

resecos por veranos
bajo el sol de un calor
que raja la tierra

*

Ma è la strada contadina
un cammino
lungo seminato di morti
che non fioriranno

morti dovunque
dovunque non è un luogo
in cui riposare

corpi che non si riavranno

medaglie e pensioni di un futuro
statale
per le vedove gli orfani

le messe a venire

il velo scuro il tulle
nero merletto e rosario tra le mani
e volti di donna

rinsecchiti per le estati
sotto il sole di un caldo
che spacca la terra

     

(Traduzione di Silvia Rosa)

                           

One thought on “Italia Argentina ida y vuelta: incontri poetici, rubrica a cura di Silvia Rosa: 6 – Barrella”

  1. memoria intensa e scritta con parole, grammatica, sintassi e ritmo: tutto quello che trasforma la retorica in letteratura. [si possono avere “recapiti”/”riferimenti” dell’autore?]

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