Italia Argentina ida y vuelta: incontri poetici, rubrica a cura di Silvia Rosa. Puntata VIII.
ADELA (LELI) BUSQUET
Il passaggio dal barrio San Telmo al barrio Barracas è durato il tempo brevissimo di una passeggiata, dal bar Hipopótamo, che sembrava aver inghiottito decenni del buio indeciso di tutti i tramonti, in cui sei entrata a passi precisi, fino alla tua casa di studente minuscola e provvisoria, è sembrato un attimo, precipitare in una sera d’estate al lato di sconosciuti occhi, portare sulla punta delle labbra parole così soppesate da avere addosso poco più di una grazia lieve e sfuggente. Del nostro incontro ricordo la calma con cui inanellavi i pensieri, la leggerezza della tua voce e la tua figura minuta, un passaggio appena, una frazione di secondo ricordo di aver pensato che tutto al confronto era ingombrante, incontrollato, mentre la poesia veniva a visitarci e occhieggiava discreta, tu mi sei apparsa così eterea e severa, da sentirmi di troppo, avrei voluto scomparire per osservarti meglio mentre parlavi con te stessa, domande e risposte, nel dialogo serrato che intravvedevo di lunga data nella tua testa dai lineamenti infantili, dai capelli di seta nera, un sipario aperto sul tuo volto sincero inclinato di lato, in un punto di domanda, che ora ti chiedo dov’eri seduta al tuo fianco abitando la distanza tra te e le tue mani irrequiete messe a tacere? S.R.
BIOGRAFIA
Adela (Leli) Busquet è nata a Buenos Aires nel 1987. Ha studiato filosofia all’Università di Buenos Aires. Nel 2014 ha pubblicato la sua prima raccolta poetica, dal titolo “Insiste en mí la gana” (Melón Editora). Alcune sue poesie sono state tradotte in italiano da Antonio Bux (https://antoniobux.wordpress.com/2013/11/19/3-poesie-di-leli-busquet-traduzioni-di-antonio-bux/).
Cura il blog Campo de Prueba (http://maderaparairse.blogspot.it/), in cui pubblica suoi testi inediti in fieri.
INEDITO
LAS HORAS DE HOY FUERON LARGAS. FUI INÚTIL EN CADA UNA.
Las horas de hoy fueron largas. Fui inútil en cada una.
En todas ellas sospeché de mí. Corrió el presente a buscarme.
No estaba allá, donde es lejos y los recuerdos se dejan tocar.
Tampoco en los planes que a gran velocidad
toman vuelo al igual que los aviones.
Estaba acá, al lado de mis piernas, sentada en la misma silla.
Cercana a mí, estaba yo. Fija, permanente, insaciable.
LE ORE OGGI ERANO INTERMINABILI. SONO STATA INUTILE IN OGNUNA.
Le ore oggi erano interminabili. Sono stata inutile in ognuna.
In tutte loro ho sospettato di me. È corso il presente a cercarmi.
Non ero là, dove è distante e i ricordi si lasciano toccare.
Nemmeno nei progetti che a gran velocità
prendono il volo come gli aeroplani.
Ero qui, di fianco alle mie gambe, seduta alla stessa sedia.
Vicina a me, stavo io. Ostinata, immobile, insaziabile.
*
DAL LIBRO “INSISTE EN MÍ LA GANA”
(Melón Editora, 2014)
PEINADOS
Cuando era chica quería sostenerme en la imagen de alguien.
Me llevó tiempo y peinados. Qué pena me dan esas horas largas.
A los jóvenes como vos les diría: tomen la belleza y denle hijos.
Violen su reposo. Mi intriga se aleja de los actos viriles.
Sospecho del hombre que solo puede penetrarse a sí mismo.
ACCONCIATURE
Quando ero piccola volevo aggrapparmi all’immagine di qualcuno.
Mi c’è voluto tempo e acconciature. Che angoscia mi danno queste lunghe ore.
Ai giovani come te direi: prendete la bellezza e datele figli.
Fate a pezzi la vostra quiete. Il mio garbuglio si allontana dai gesti virili.
Sospetto dell’uomo che solo può insinuarsi in sé stesso.
*
TEORÍA
Estoy debajo de las ropa
sin calor, desarreglada.
Hago teorías convincentes
para explicarle a la que escribe
la forma de no entender.
TEORIA
Sto sotto ai vestiti
senza calore, disordinata.
Invento teorie convincenti
per spiegare a quella che scrive
il modo di non comprendere.
*
COMO LOS MORTALES
cuido la fiebre
en la frente de tu voz
de modo también mortal
la mano que cura
sustituye
la mano enferma
le doy a tu cuerpo
mi traje blanco
para que cuides
ya en ropa
mi desnudez
COME I MORTALI
mi prendo cura della febbre
sul volto della tua voce
in modo altrettanto mortale
la mano che cura
sostituisce
la mano ammalata
regalo al tuo corpo
il mio abito candido
perché ti prenda cura
ormai vestita
della mia nudità
*
DESVESTIR
Darle a quien se amó el desacierto de este rostro.
Una nueva tirada en el mismo tablero.
Las gracias y las noches. Las nuevas tardes.
Desvestir en silencio la idea y aprontar el cuerpo
del nombre por llegar.
SPOGLIARE
Consegnare a chi si è amato l’equivoco di questo volto.
Una nuova mossa sulla stessa scacchiera.
I ringraziamenti e le notti. Le nuove sere.
Spogliare in silenzio il pensiero e preparare il corpo
al nome che verrà.
*
(Traduzioni di Silvia Rosa)
Video intervista: http://irisnews.net/leli-busquet/