La balena, poesie e video di Giorgia Monti.
Giorgia Monti nasce a Forlì il primo ottobre del 1968, città dove tuttora vive e lavora.
Sente la scrittura come urgenza di verità e la pratica nelle forme brevi di racconto e poesia.
Tra il 1996 e il 2006 partecipa ad alcuni concorsi letterari conseguendo importanti riconoscimenti. I suoi testi vengono pubblicati in antologie dedicate. Tra questi, il racconto “Uno” selezionato dalla casa editrice Cicorivolta Edizioni.
Nel febbraio 2012 esce, per il medesimo editore, “Che razza di mondo”, la sua prima silloge poetica. Per Cicorivolta svolge saltuariamente opera di editing.
Sempre nel 2012 è fondatrice del gruppo di scrittura “Colare Parole” di cui a dicembre 2014 esce, a cura dell’agenzia di comunicazione Casa Walden, il volume collettivo “Giri di parole – mappe emotive della Forlì che scrive”, lavoro dedicato alla città.
Nel 2013 collabora con la Cooperativa Sociale Lamberto Valli contribuendo alla realizzazione del catalogo intitolato “Tessere il mosaico” con 9 poesie brevi ispirate ai batik realizzati dagli artisti.
A dicembre 2014, su richiesta dell’Associazione Culturale Regnoli 41, scrive le 26 poesie brevi che accompagneranno per un anno le opere della terza edizione di Galleria a Cielo Aperto per la direzione artistica di Luigi Impieri, progetto patrocinato dal Comune di Forlì.
Due sue poesie sono incluse nelle antologie “Voci dell’aria” e “La pace è in fiamme” a cura di Federica Galetto, Gabriella Gianfelici e Simonetta Sambiase per l’Associazione Culturale Exosphere PoesiArtEventi di Reggio Emilia.
Dal 2009 è inoltre titolare di numerosi laboratori di scrittura creativa in collaborazione con diverse realtà associazionistiche del suo territorio, nonché parte attiva in svariati eventi culturali e reading.
E’ di quest’anno la partecipazione al cortometraggio, del tutto amatoriale, “Contro la poesia” ironica riflessione sugli stereotipi che affliggono la poesia, ideato e condotto dell’amica e scrittrice Serena Piccoli. Qui il link dell’anteprima: https://www.youtube.com/watch?v=GpxLcB2qVRk
Attualmente sta lavorando alla sua seconda raccolta poetica che porterà il titolo “La balena”, brano che ha ispirato l’omonimo video per la regia di Alessandro Quadretti e con la partecipazione di Simona Santolini -danza- e Giuseppe Viroli -voce-, visibile al link: https://www.youtube.com/watch?v=brNPDQ-Tjyc
La prefazione sarà curata da Gabriella Gianfelici.
Altri suoi versi sono attualmente pubblicati sulla homepage del sito di Cicorivolta Edizioni.
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Nuova
Avevo un amore.
Giovane.
Apparecchiato come la Pasqua.
Sfondava le finestre.
Ululava per le strade diurne
della speranza cieca.
Era bello come la notte brizzolata di stelle
e vento lucido.
Andava giù alla grande
senza acqua nel bicchiere.
Rubava brillantina alle farfalle
faceva nodi in gola ai grilli
cadeva con chi cade.
Fresco saltellava tra ali di zucchero nero
e lingue di burrasca.
Piovve.
Scardinò il portone
giocò i suoi quattro assi
e stese il tappeto della raccolta gemente.
Sparò a salve sulla bonaccia.
Io mi ferii la testa con un’aureola
di idee sante e farlocche.
Lo chiusi con la chiave gettata
alla mia nascita.
La combinazione fece cilecca.
La minacciai con un calcio.
Mi restò un segno di scortico blu
sul ginocchio destro.
Era una cosa che non potevo vedere.
Lui rise ancora parecchio.
Poi la tovaglia fu tolta.
Aveva un colore e una stampante.
Riconobbi il timbro.
Fu per sempre senza mai essere.
Fu la gioventù a fare il suo dovere.
Adulta adulterata sconfessa adulterio
premendo on sull’aspirapolvere.
*
La balena
Il cielo Magritte sparisce nel ventre scuro della balena.
La balena è grande
naviga in cielo
e s’inghiotte le nuvole.
E il cielo Magritte perde colore nel ventre scuro della balena.
Il buio si fa pesto nel ventre scuro della balena.
Dove sei?
Sono sotto al ventre scuro della balena che piange.
Perché piange?
E’ troppo grande.
Naviga in cielo e si nutre di nuvole.
Dove vai?
Nel ventre scuro della balena
dove c’è posto per le mie lacrime.
Chi le vede?
Nessuno.
Chi le sente?
Nessuno.
Chi le ferma?
Nessuno.
Il cielo Magritte scompare nel ventre scuro della balena.
Dove sei?
Nel buio.
Cosa fai?
Cosa fai?
Dipingo un cielo Magritte nel ventre scuro della balena.
Chi lo vede?
Nessuno.
Chi lo vede?
Io lo vedo.
Perché non scendi?
Prova tu a salire.
Ho paura.
Allora lasciami in pace.
Cosa ci fa una balena in cielo?
Piange.
Perché?
Lo fa per me.
Che cosa hai fatto?
Piango.
Chi se ne accorge?
Chi se ne accorge?
Dal ventre scuro della balena piove la pioggia.
E tu?
Rimango.