La passione urla dentro e sussurra fuori, poesie e opere di Natalia Bondarenko

La passione urla dentro e sussurra fuori, poesie e opere di Natalia Bondarenko.

    

     

Natalia Bondarenko è artista, fotografa e scrittrice. Attualmente vive e lavora a Udine.
Scrive da sempre nelle sue lingue madri, russo e ucraino, in particolare, da giovane, ha scritto sceneggiature per spettacoli universitari, poesie, racconti e romanzi. Ha tradotto in italiano opere poetiche e narrative di autori russi e ucraini. Direttamente in lingua italiana scrive dal 2008. Sue poesie sono state tradotte in Romeno, in Inglese, in Russo, in Tedesco e in Friulano (dialetto di Casarsa).
È vincitrice del Premio SCRIVERE ALTROVE 2013, Cuneo.
Dal 2015 cura la rubrica “L’ironia è una cosa seria” sulla rivista Versante Ripido e l’evento friulano (più o meno mensile) “Poesia&friends”.  Dal 2016 fa parte della redazione della rivista cartacea e on-line “Versante Ripido”. È l’ideatrice (insieme con il Comune di Remanzacco) del concorso internazionale di poesia “Pensare Scrivere Amare” che quest’anno  è alla sua terza edizione.
È autrice dei libri “Profanerie private”, antologia, 2008 – 2010, (Guarnerio Editore (Udine)), 2010; “Terra altrui”, (Samuele Editore, Pordenone, 2012); “Confidenze confidenziali”, pubblicato da Rayuela Edizioni (Milano), 2013; “Vietato aggrapparsi ai sogni!”, pubblicato da Guarnerio Editore, 2014;  “L’Esilio / Die Verbannung”  (plaquette italiano-tedesco pubblicata da Poesia&friends), 2017.

     

Torno/fuggo/resto/sbotto,
la passione urla dentro e sussurra fuori,
prende la forma del sale sciolto,
di un semifreddo, di uno yogurt scaduto.

Evito/cedo/storno/muoio o
fingo di morire, la differenza è minima,
restano i verbi obsoleti, i capelli orrendi
e la domenica a letto con i pensieri corti.

Perciò, inizio da capo:
torno/resto/ amo/
evito/fuggo/storno/ di nuovo amo
/muoio/scrivo/scrivo/scrivo/scrivo/scrivo/scrivo/scrivo/scrivo/scrivo/scrivo/scrivo…

lo faccio di getto, facendo tanti errori,
come si fa quando si ama.

*

Questo costante non-capire
mi porta a pensare molte cose:
ai gridi di dolore di un poeta alle prime armi,
alle voci concilianti di un poeta che si è arreso

all’essere e all’avere, al potere di potere,
alla pretesa di avere un’illusione più decente
quando ti sforzi inutilmente
di tatuare un pensiero grezzo

quando cerchi le parole giuste
per pregare dove pregare è poco conveniente,
questo costante «non ti saprei dire»,
questo discontinuo «eh no, qua non ci siamo»

questo resoconto che il mondo è a pezzi
e questi pezzi siamo noi, senza dubbio,
siamo sempre noi che abbiamo bisogno di affetto,
di medicine…
e un po’ di eternità… anche.

*

     

opere di Natalia Bondarenko - in apertura Lo sfinimento della memoria"
opere di Natalia Bondarenko – in apertura “Lo sfinimento della memoria”

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