La rubrica di Arturo Martinelli: tentativi per una pseudo pedagogia poetica del cavolo
Continua la rubrica di pseudo pedagogia poetica di Arturo Martinelli, agricoltore di Termoli con la passione della poesia, specializzato nella coltivazione di ortaggi e che per questo si definisce un poeta del cavolo.
Qui il nostro poeta del cavolo è alle prese, tra il serio e il faceto, con un atteggiamento abbastanza comune e diffuso in ambito poetico, quello della digressione, della parentesi, dell’inciso, all’interno della progressione dei versi; arricchisce o impoverisce la poesia tale atteggiamento ? solo il nostro poeta pedagogo, forse, è in grado di fornire una risposta definitiva al quesito.
Lettera alla gentile poetessa delle parentesi
Gentile poetessa avvezza alle parentesi, mi creda ()
non è questione di pregiudizi, ma l’uso di parentesi ingorga
il verso, smorza l’impeto, (rallenta)
la velocità. Ma come ? (chiede) allora
Sanguineti ? Cosa ha da dirmi ? Certo ma siamo
ad un uso programmatico, ad un tentativo (forte)
di ricondurre la lingua nell’alveo di un immaginario
quotidiano, ne riporto qui un esempio
significativo, tratto da Stracciafoglio, pagina undici:
Vivo da topo: (vivo da vero topo):(che si mastica le croste):(con le sue dure
gengive):
Ma lei piuttosto m’inzuccheri una graffa,
spiaccichi sul foglio una quadra, ma la tonda
m’inzacchera il verso, mi frantuma il ritmo
gentile poetessa imprigioni il mio cuore nelle sue ()
parentesi (e altro), le verso tutto di me nei suoi
versi. Io penso meschinamente che tale propensione derivi
dall’antico ( ) istinto femminile di trattenere, di
stringere, e lei sa quanto io ami tale propensione,
ma (tuttavia) ne lasci esente (la poesia) la lasci
libera (di respirare) lasci che si libri nell’aria
(leggera) senza vincoli, senza lacci, lasci
(soprattutto) (in gesto di sincero affetto) che l’abbracci.

complimenti. un gran bel pezzo di bravura, satira ad alto livello.
paraboschi
Grazie Luigi, sei molto generoso, sono piccoli spunti di riflessione espressi con ironia, ma al fondo sono consigli spero utili!
Ho usato e uso le parentesi “sanguinetiane”…complimenti ad Arturo…di parentesi, a questo punto ne avrei messe di più…sanguinetiana-mente
delizioso, con quel quid leggermente, vagamente erotico (in senso più puro e di genere possibile) che non guasta.
davvero di ottima fattura
molte grazie a Salvatore e a Viola; certo Salvatore, le parentesi hanno tuttavia un loro fascino e, Viola, un quid di vagamente erotico, che circola per tutta la poesia; vi ringrazio per letture e commenti!