Le meraviglie, di Paolo Polvani

Le meraviglie, di Paolo Polvani.

   

   

Minuto diciotto

Aspetto il minuto diciotto della sinfonia Titano, signor
Gustav Mahler, è lì che il tumulto s’impenna,
imbizzarrisce, disarciona, è lì che l’impeto delle mani,
è lì che il corpo asseconda un vento, una furia, l’invisibile
assalto. Signor Gustav Mahler io non so dire
la bellezza. Ci sono le stagioni. Ci sono deserti
in attesa di un perdono, le infinite acque che ci restituiscono
migliori, ci sono gli esempi, le melagrane, l’azzurro del respiro,
ci sono le parole, gli scarabocchi degli uccelli, e c’è
quel minuto diciotto della sinfonia, sul quale mi piace
arrampicarmi, issarmi, sporgermi, precipitare.

***

Poema orecchio

Questo è l’orecchio. Vi abitarono varie sinfonie, vi si accostò
il mare, sussurrando. Alcune voci bussarono, e fu aperto.
Il canto della pioggia vi si accomodò più volte. E il sibilo del vento,
che somigliava a un pianto. Mi ci sdraio e guardo
il fiume che passa, col suo codazzo di farfalle.
C’è una sala d’attesa con le tende, una vecchia radio,
appesi alle pareti suoni, un lento miagolio, un semplice
sentimentale orecchio che attende e si protende, si arrampica, sale
di corsa le scale, trafelato scruta, fiuta le parentesi, spalanca
le braccia, tende le mani, tocca le parole, soppesa
i verbi, il fitto brulichio dei nomi, accarezza il silenzio
della neve che cade. E’ una festa della solitudine.

***

Anguria

Quante nuvole hai bevuto anguria e quanto vento,
dimmi se al tormento della tua porta bussano le lucciole
e se i tuoi doni ridono, e se il mondo si lascia masticare
attraverso la riva mossa del canto. Sai, è questa
la grattugia della vita, la settimana santa di ogni addio.

Avvicinati, sciocca cucurbitacea, fatti guardare, fingo
di affondare compunto e lindo nei tuoi fantasmi azzurri.

Sempre ci piace galleggiare dentro le parole, il tuo nome insegue
una scia di meraviglie; anguria, tondo perimetro di gioia.

                     

Clara Bow 1905 - 1965
Clara Bow 1905 – 1965

2 thoughts on “Le meraviglie, di Paolo Polvani”

  1. ah, quel minuto diciotto, caro Paolo !
    che forza ha la tua capacità di puntualizzare
    ogni meraviglia del vivere, da Mahler all’ anguria !!
    sei sempre bravissimo.

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