Nel silenzio delle sette, poesie di Rossella Tempesta.
Di fronte alla casa di campagna.
Coltivo una solitudine limpida/ senza fremiti da niente/ senza pietà e bugie/ una bella e densa solitudine/ che colmi ogni interstizio dove vorrebbero infiltrarsi le solite illusioni./ Che compagnia, in questa solitudine, / che coro clamante di voci veritiere. /Sei sola e ridi sei sola e piangi: sei sola e vera.//
***
Il mattino ha un inizio di pioggia scrosciante.
E’il trenta di settembre
La cagnetta bianca annusa
l’acquavento sul terrazzino di mare
il mare che è una vasta depressione grigia
sfuma all’orizzonte, piatto
tutto unito col cielo autunnale.
Questa è la casa di due poeti
marito e figlio di una scrittrice
nel silenzio dei muri vuoti
si intendono le loro voci,
nella pioggia sembra di sentire:
L’importante è ricominciare
***
Nel silenzio delle sette un Lunedì dell’Angelo
io sola sono a tavola, davanti la finestra
e prendo il largo sul Golfo
nell’aria scintillante guardo – come non si dovrebbe
dritto dentro il sole incandescente.
Mi sciolgo e navigo
beata e accecata nella banda d’oro
che sull’acqua si muove e trèmola
si allarga sotto i bastioni
e l’Ovo, sdraiato controluce
ancora dorme.
La tazza viola, la zolletta di zucchero bruno
e altri stipi, un’altra casa, e quattro
e cinque e cento. Ne ho perso il numero, come dei miei coralli.
Allora è la mia mente che riduce
concentra a quel ch’è stato solo nostro.
Qualche rumore d’auto
un gallo di Posillipo
e un uccello che fischietta
e uno che fa un verso come di cicala.
Annuncio d’estate
la mia adorata torna.

scrivo versi anche io e finalmente leggo qualcosa di diverso
Bellissime. Un animo inquieto e profondo