Nella crepa improvvisa cadremo, poesie di Davide Maria Quarracino.
Davide Maria Quarracino (Santa Maria Capua Vetere, 1995) ha pubblicato la raccolta di poesie Frangiflutti (Lietocolle, 2015). Suoi testi sono tradotti in arabo. Vive e lavora a Roma.
Vi proponiamo due poesie inedite di questo giovane autore dalla sua raccolta “Desertica”:
Nella crepa improvvisa cadremo
ad uno ad uno,
stringendo la mano
o l’immaginaria
mano di qualcuno,
pregando
fin dove lo consente il passo, la parola –
non per sempre né per un istante
Tormentando chi ci affianca, assalendo
i cari, il dio, lo sconosciuto
mondo che vita e morte
ci dà, insieme. Cerchiamo, pregando
l’incessante monologo
fra chi si ama:
io amo te, e tu mi ami:
ciascuno alla sua gabbia, infine –
e poi nascondere sempre
il volto che piange.
***
Quando sa di non essere nulla, l’uomo
s’inginocchia, incoronato di spine, e silenzioso
prega per gli amici e i nemici, cancellando
dal di dentro l’inganno che è in lui
guardando le sue stesse rovine
– sei tu tutto il mio sangue, dice
verso il mare, ché nei solchi della faccia
fiorisca il seme del dolore.