Nell’eterno desiderio, poesie e opere di Gian Ruggero Manzoni

Nell’eterno desiderio, poesie e opere di Gian Ruggero Manzoni.

     

    

Gian Ruggero Manzoni è nato a San Lorenzo di Lugo, in provincia di Ravenna, nel 1957, dove tuttora risiede. Poeta, pittore, teorico d’arte, narratore, performer ha pubblicato, fra le tante, con case editrici come Feltrinelli, Il Saggiatore, Scheiwiller, Sansoni, Moretti & Vitali, Skirà-Rizzoli, Guaraldi, Raffaelli. Ha lavorato a fianco di artisti come Paladino, Cucchi, Polke, Ontani, Pench, Fioroni, Lupertz, Ceccobelli, Knap, Arcangelo, Immendorff, Mondino, Galliani, Baselitz, Cerone, Tommaso Cascella e altri non meno importanti. Nei primi anni ’80 del secolo scorso è stato redattore della rivista romana “Cervo Volante”, diretta da Edoardo Sanguineti e Achille Bonito Oliva, quindi ha insegnato Storia dell’Arte presso l’Accademia di Urbino. Nel 1984 e nel 1986 ha partecipato ai lavori della Biennale di Venezia. Come fondatore e direttore ha dato vita alle riviste di arte e letteratura Origini e ALI. Sue opere letterarie e pittoriche sono state editate ed esposte in molti paesi stranieri.

     

Non è il suo guscio che impedisce
di lambire la polpa, ma lo schermirci
che rende le valve labbra cementate
per chi, munito di corazza, nell’abisso,
con superficiale conoscenza, si è avventurato.
Così la conchiglia resta, sul fondo adagiata,
in attesa di un altro tuffatore – in attesa
di un’altra esistenza … di un altro cuore
con cui mettersi, secondo natura, alla prova
nell’eterno desiderio di ricevere, e di potersi
donare.

*

Un granello di sabbia, spinto dal vento in mare
alla terra chiese:
“Oggi chi sono, quando ieri lo sapevo?”,
ma poi si riconobbe fragile e nella corrente
così che un’ostrica lo accolse nel ventre
e lo battezzò col nome di perla
o di margherita d’acqua.
Noi siamo perle che, una volta sotterrate,
tutti vorranno riportare alla luce.
Noi possediamo solo ciò che non può andare
perduto in un naufragio.
L’uomo qualsiasi adora le cose da poco
elevandole a grandi …
noi amiamo il Sommo
riducendolo alla nostra altezza.

*

La terra dai vasi infranti
non è dimenticata dal signore.
Questi non sono vecchi utensili
ormai incapaci di contenere la purezza
o il rigore di una manifestazione,
ma parabole del centro e del profondo.

Gli emblemi mettono assieme,
uniscono ciò che della terra – all’altro divino
(quello verso l’oltre) – è partorito da un salomonico
giudizio.
Di certo surreale seppur geometrico è il
mosaico, in cui tutte le fratture e i significati
divengono possibili.

Per il saggio più importante dell’argento
è l’istruzione, più preziosa dell’oro
è la scienza, ma nella spirale una sorgente
che rimane quale consapevolezza dell’uno
ma anche costellazione aperta.

*

             

opere di Gian Ruggero Manzoni
opere di Gian Ruggero Manzoni

 

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