Nulla più ci separa, inediti di Marco Righetti.
Nulla più ci separa
non aspetto di possedere anche il tuo respiro
siamo già eterni
l’uno nell’altra
come un’era incastrata nella storia
una terra precipitata in mare
un sogno rimasto folgorato negli occhi
consegnati a questo perenne donarci
restiamo dentro un pensiero egoista
un orgasmo silenzioso, dolorante
liberi di continuare a spingere l’amore
verso la solitudine
Apriamo pure lo scrigno delle attrattive
resteremo comunque ben dentro la nostra tranquillità
nel caldo di queste ore
il seguito è un verde brullo senza un’ombra
che ci faccia riscoprire il sole
il nostro passato sacrifica ogni giorno
le sue luci, le paci, gli incendi
le città in cui visse
Arde tutto a quest’ora
e noi guardiamo silenziosi e solenni
come figure apocalittiche
Mi fermo per ripassare quello che è accaduto
ma forse non è successo nulla
solo un lento staccarci da quello che eravamo
vivo nel confine del mio corpo
attento a non violare il riserbo
a non invaderti
ho attitudine ad affilare le mani
per prendermi una ventata di te
e amen se non resterà nulla
se presto il cuore al tuo viso
ti tocca accenderlo,
ricordo: entravamo insieme
nel chiarore di uno sguardo,
restiamo con pezzi di vita scoperti
ma ci asteniamo dal medicarli
forse l’amore è solo rugiada
e qualcuno l’ha tolta
senza avvisarci.
liberi di continuare a spingere l’amore
verso la solitudine
poesie tutte di grandissimo fascino e che coinvolgono completamente il lettore.
grazie per il dono
Luigi caro e puntuale, mi accorgo con ritardo del tuo generoso commento e te ne ringrazio.