Ombre, di Patrizia Sardisco

Ombre, di Patrizia Sardisco.

    

   

*

quando
per rare ombre
campi, tratti di costa
non ancora sminati

volti o ripieghi o sogni
vai
come chi resta

fuori dal cono
dentro un luogo comune
cola
disgelo

dolce chiosa degli occhi
_ contezza del divino
diluvio intercostale

*

la trama questa notte è una marea
tracima ombre e il transito
sul tetto appeso a un carro
è un filo, il luccichio di un amo, minimo

[cosa serviva prendere gli accordi
dita suonate altrove
da un ponte di rifiuti indegradabili
gettavi via qualcosa
dopo solo due morsi]

un buco nelle tasche non si vede
liberarsi dell’ora
e del suo pane asciutto e sottoscritto
delle chiavi di frasi fatte d’aria

di frasi fatte l’aria
è tumida
il canto che non resta
può appannare la voce
già rauco il vetro dell’aurora lacrima
per scarto di calore

                               

Alberto Cini, tecnica mista
Alberto Cini, tecnica mista

2 thoughts on “Ombre, di Patrizia Sardisco”

  1. se c’è un’autrice che meriti la pubblicazione è Patrizia Sardisco, autrice raffinata molto moderna a mio avviso. L’incipit del primo brano è un’opera d’arte.

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