Perchè io ho sempre paura? di Lucia Marilena Ingranata.
Volevo improntare questa breve introduzione in base all’argomento del mese, ma come al solito la mia testa va per conto suo, segue percorsi indefiniti.
Forse a causa del momento storico che stiamo attraversando l’unica cosa che oggi è passata dal mio cuore per arrivare alla mia mano è questa:
Sono l’ultima di cinque fratelli, un incidente di percorso in una famiglia provata dalle difficoltà economiche, passata in mezzo ad una guerra ed arrivata a Torino nel 1960 in cerca di lavoro.
Ero piccola, non me ne sono accorta che eravamo poveri, avevo mia madre che mi teneva in braccio.
L’amore dei genitori è radice, fondamento, nutrimento e forza, la loro considerazione è l’unico mezzo per sconfiggere la paura di vivere.
Perché io ho sempre paura?
L.M.I.
22 anni (il circo delle pulci)
C’è una donna che addomestica le pulci e ride,
ride insonne e salta, salta sopra il letto
tutti smettono il loro “bla, bla, bla”
il trapezista onesto l’afferra per la gola
presa sicura, rassicurante, un poco soffocante.
Il giorno dopo cade a pezzi
– matrimonio celebrato senza rete –
Ricompostasi la salma salta, salta,
salta sopra il letto finché morte non la separi
e bla, bla, bla.
42 anni (psicoanalisi)
Eppure era ieri il giorno della neve
in grembo, delle stanze attigue e dei solai.
Era ieri la mancanza di ascensori.
Oggi credo nelle definizioni apposite
negli appellativi compiuti. Credo
nella memoria dei fiumi.
Ma se dico che ho sognato un figlio
coi denti affilati, sembra che sia voglia
di picchiare duro.
43 anni (avrei fatto il marinaio)
Avrei dovuto fare il marinaio
capitano di una barca a vela
una moglie sul molo, nessun figlio
certo.
Giro del mondo, poi controgiro
torno/nontorno, tu non aspettare
Avrei dovuto fare il marinaio
pisciare a poppa, sottovento
45 anni (il bacio buono)
Oltre il filo del peccato
mi porgi un bacio buono e dici
– non è l’ultimo in ordine di tempo
ricordi quello che ti darò domani? –
Ricordo.
Avrò i capelli in ordine – per l’occasione –
e camminerò all’indietro con una gamba sola
Ora lasciami dormire sono in ritardo
col cuore.
50 anni (se giro a destra)
Se oggi girassi a destra, in contromano
potrei incontrarti mentre ammaestri i cani
siamo più belli la mattina, abbiamo forze
di recupero, credo sia un buon motivo
per fare subito l’amore
57 anni (senza preghiere)
Non esco senza un filo di mascara
negli occhi nudi vedresti la mancanza di preghiere
ma la sola liturgia che riconosco si accosta a te
alla cura di siepi e rosmarini, al cammino di mucche
in processione.
Io guardo in terra e unisco le mani
solo per bere alle fontane o per premura
di piccoli animali da salvare poi le divido
– per sostenere – mentre si abbattono sui muri
le poesie che scrivo.
Marilena,
non avere più paura : tu sei già grande, bastano queste poche poesie.
sono scatti di fotografie che narrano benissimo tutto di te.
bacio
Luigi, lo sai che non sono grande, sono solo anzianotta eh eh eh
Grazie e un abbraccio
Che bello questo numero pieno di gatti 🙂
questa piccola silloge è un gioiellino… la paura fa parte della vita e, a volte, la poesia aiuta ad affrontarla 🙂