Perigeion di Francesco Tomada.
Nel grande oceano dei siti e dei blog dedicati alla poesia, alla letteratura e all’arte c’è davvero bisogno di pensare a iniziative nuove, che possano completare quelle che già esistono e sperare senza presunzione di aggiungere qualche cosa, fornire una prospettiva differente, una lettura diversa? Per molti aspetti probabilmente no: l’offerta è già così vasta e variegata che è impossibile seguire tutto ciò che accade e che viene pubblicato. Per altri invece sì: ci sono infatti alcune incongruenze insite nello strumento stesso del sito o del blog, come ad esempio la velocità con cui le proposte vengono consumate, il coagularsi quasi naturale di cerchie di amici e conoscenti, il fatto che sempre più spesso la pubblicazione in rete diventa momento di esibizione piuttosto che di confronto.
C’è poi un’altra considerazione che induce a pensare che esista uno spazio da colmare, ed è lo spazio importantissimo lasciato vuoto da Francesco Marotta, che con la “Dimora del tempo sospeso” aveva dimostrato che invece sì, è possibile costruire una casa comune dove ritrovarsi, conoscersi e apprezzarsi. Francesco Marotta, grazie ad anni di lavoro duro e scarsamente gratificato, ma soprattutto grazie alla sua integrità morale e al suo immenso bagaglio culturale, è riuscito a creare un luogo virtuale realmente unico e diverso dunque da tutti gli altri, luogo di cui adesso si sente fortissima la mancanza, perché la Dimora era (e rimane per chi ne ha condiviso l’esperienza in qualche modo) la casa di tutti.
E’ proprio da qui che Perìgeion vuole provare a ripartire. Siamo consapevoli di non racchiudere in noi stessi tutte le capacità di Francesco Marotta, e dunque l’intenzione non è quella di proporre l’imitazione o la continuazione di ciò che è stato. Al tempo stesso però, con umiltà, è necessario tentare di portare avanti gli insegnamenti delle persone importanti per quanto si è capaci di fare, mantenendone lo spirito e mettendosi in gioco nel contribuire ai gesti di testimonianza che oggi più che mai sono necessari.
Perìgeion si propone dunque come uno spazio aperto a tutte le scritture e più in generale a tutte le forme di espressione che cercano di essere propositive e libere, in modo da favorire lo scambio di idee, il confronto e la reciproca conoscenza. Non ci sono paletti ideologici né appartenenze, c’è – come è necessario – una redazione che però è aperta a contributi esterni, anzi li richiede e ne ha bisogno. Benvenuto a chiunque creda nella bellezza e nella scrittura come atti di libertà, riscatto e resistenza; benvenuto anche a chiunque proponga scambi, dialoghi, collaborazioni con altre iniziative ed esperienze differenti. A tutte queste persone Perìgeion si propone di dare voce, così come cercherà di far emergere tutte quelle realtà di valore che sempre di meno la cultura “ufficiale” si sforza di andare a cercare.
Chiediamo – per primi a noi stessi – soltanto alcune cose. La prima è di tenere lontani gli esibizionismi: dare spazio non significa esigerlo per sé. Dunque non pubblicheremo nulla di nostro, ad eccezione di traduzioni o articoli di critica; non pubblicheremo nemmeno il materiale di chi si vede apparire in una nuova pagina in rete come se avesse piantato una bandiera su una terra da conquistare. O almeno, possiamo promettere che cercheremo di non farlo, di dire anche i giusti “no”, in quanto comprendere le intenzioni degli altri non è una scienza esatta, e ci scusiamo già da ora per gli errori che sicuramente commetteremo.
Un altro aspetto a cui teniamo molto è il tempo: c’è bisogno di tempo per metabolizzare gli stimoli, e invece l’ottica del mordi-e-fuggi sembra permeare l’universo della rete. Accade così che molte proposte, anche decisamente di valore, si perdano nell’oceano e non abbiano a disposizione quella lentezza che è indispensabile per metabolizzare i contenuti. Non verrà dunque pubblicato un articolo al giorno, ma cercheremo di stabilire una scansione più lenta, in modo tale che la visibilità che potremo offrire sia reale e duratura. Speriamo inoltre che ciò ci faciliti in un altro dei nostri propositi, e cioè quello di mantenere una qualità elevata per quanto riguarda gli articoli pubblicati, aspetto che spesso la bulimia presente nella rete tende a soffocare.
Il tempo e l’impegno investiti sono, come accade sempre o quasi sempre, completamente gratuiti. Da un lato si tratta forse di una ovvietà, ma dall’altro ciò corrisponde a una ben precisa scelta che oserei definire “ideologica”. Non è che noi abbiamo più tempo o più disponibilità di molti altri, che già investono le loro energie con grande dedizione in iniziative simili; semplicemente il tempo – tanto o poco che sia – che riusciremo a dedicare a Perìgeion sarà anche tempo dedicato a noi stessi, e vorremmo che fosse così anche per chi lo visita. Perìgeion sarà dunque un luogo da costruire insieme, e per questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti quelli che vorranno partecipare: offrendo i loro contributi, leggendo ed intervenendo in una prospettiva di confronto rispettoso ma aperto e sincero, o anche restando in silenzio ma facendo in qualche modo sentire la loro presenza e il loro supporto. Per tutti questi motivi i nomi dei redattori, che comunque si troveranno sugli articoli perché è giusto che ciascuno firmi ciò che propone, non sono adesso così importanti, certamente non più importanti di tutti gli altri. Abbiamo bisogno di aiuto per costruire una casa comune e soprattutto per abitarla. F. T.
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Dal 1 febbraio è in linea: http://perigeion.wordpress.com/
Grazie a Francesco Tomada che ha espresso benissimo i pensieri, i sentimenti e le attese di tutto il gruppo che si raccoglie attorno al nome di Perìgeion e grazie a voi, amici di Versante Ripido, così ospitali e solidali nei confronti di questo nuovo spazio speriamo davvero aperto e condiviso. Un saluto particolare ed affettuoso, colmo di riconoscenza, a Francesco Marotta.
Mi sembra che gli intenti e i presupposti esposti con la consueta chiarezza e onestà da Francesco Tomada siano i migliori possibili. E con essi non può che vedere la luce un nuovo, importante blog. Un mezzo che, se gestito con i criteri suddetti, è, a mio avviso, un formidabile strumento di conoscenza e diffusione di testi e autori, un luogo d’incontro, di condivisione, di riflessione. Quindi un grazie di cuore a tutti voi, bravissimi!