Condividere il sorriso, poesie di Enea Roversi
Abbracciala ora,
non temere
il momento senza
parole. Lei è lì.
*
Potessi dirtelo,
ma non ne sono capace.
Eloquenza del non dire.
Proverò a fartelo capire
con una carezza.
*
Quelle cose non dette
quelle incertezze
docili e sublimi
gli inesplorati confini
del volto che arrossisce.
*
Fu l’applauso scrosciante
a renderlo felice
si accorse in quel momento che
per la prima volta
stava piangendo.
*
Accettare il saluto
condividere il sorriso
la stretta di mano
lo sguardo sincero
il giorno che passa
tra luce e nubi.
*
Il bambino ha fatto un cielo
con i gessetti colorati
ci ha messo un sole rosso
di brutale splendore.
E sorride linguacciuto all’uomo
che in piedi lo osserva
invidioso di quell’infanzia
innocente e spudorata.
*
Quando fu solo
nella sua stanza
pensò: finalmente!
Rubò un fiore in sogno
per donarlo al suo amore
era il solo modo
per non farlo appassire.
*
Toccarsi appena
cercarsi nel buio
afferrarsi quasi
sentire il rumore
come di senso compiuto
estraniazione nuova
di ribaltamento
di bacio che scaturisce
da labbra scucite
pelle che si definisce
nel divenire materia.
(dalla silloge inedita Inventario dei gesti)
Enea Roversi (Bologna, 1960) si occupa di poesia da diversi anni. Fa parte dello staff del festival Bologna in Lettere e della redazione della fanzine online Versante Ripido. Gestisce il sito www.enearoversi.it e il blog Tragico Alverman. “Incroci obbligati” (Arcipelago Itaca, 2019) è la sua ultima raccolta pubblicata.