Variazioni sulla scrittura, poesie di Raffaele Niro.
RAFFAELE NIRO è nato nel 1973 a San Severo (Fg).
Ha pubblicato: Lingua di terra (ed. La Vita Felice, 2013); Carte d’identità (ed. Sentieri Meridiani, 2011); Cartacanta (ed. Di Salvo, 2009); Game’s lover (ed. Rhymers’ Club, 2009); Vuoti a rendere. Poesie sostenibili 2001-2006 (ed. Rhymers’ Club, 2006); Evoluzioni di un motore in quattro tempi (ed. Terramia, 2001).
Per la narrativa è coautore de “I fuggiaschi” (Stilo Editrice, 213) con prefazione di Franco Arminio, di “Babel Hotel” (ed. Infinito, 2011) con prefazione di Gian Antonio Stella e di “Rondini e ronde” (ed. Mangrovie, 2010) con prefazione di Jean-Léonard Touadi.
Collabora a giornali, riviste e radio. Presente in diverse antologie. Sue poesie sono state tradotte in Austria, Cile, Messico, Nicaragua e Spagna. Tra i massimi esponenti della videopoesia in Italia.
Il suo blog è www.raffaeleniro.eu.
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VARIAZIONI SULLA SCRITTURA
l’alba porta
in esergo
il principio della creazione
la cui eredita e nascosta
nella sospensione dei piedi
tra un passo e l’altro
a ragione
camminare
è un processo evolutivo
capace di cambiare
la geografia della lingua
tra le idee e il palato
prende il largo
sullo stretto
il dolore necessario
che ha bisogno di tutto
il nulla possibile
tra me e l’ordito
le parole
sono semi
se si fanno largo nel vuoto
ci sono libri che tornano
a essere alberi
tra le metafore e la vita
da “Lingua di terra”, Ed. La Vita Felice, 2013
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MAPPA DINAMICA DELLE MIGRAZIONI
vive in un vocabolo,
una frazione di sé,
ma manca a se stesso
– è sottinteso –
il soggetto del periodo.
giusto il tempo
di far uscire i secondi
dalla minuta orale
dell’analisi logica
oltre modo sbagliata.
al valico di frontiera
di una prima lettura
l’orizzonte sensoriale
marca il confine
dell’essere precario.
il pensiero emigra
da uno stato di disagio
verso una poesia
abitata dalla metrica
di uno stato di grazia.
un’altra lingua
accoglie anche le madri
e diventa un luogo
dove è stata tradotta
la radice di umanità.
il piano di lettura
è incline al viaggio
e solo alla fine
scavalca le metafore
per iniziare la mente.
ora.
da “Carte d’identità”, Ed. Sentieri Meridiani, 2011
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IL PRINCIPIO DELLA NASCITA
(trentottesima settimana)
non conta, aspetta
la leva della luna sulla terra
quell’impercettibile
tanto che basti
a farlo scivolare lungo
il canale del parto
non aspetta, impara
il sapere dell’umanità
quel non trascurabile
momento in cui saprà
ruotare con la spalla
tra le gambe della vita
non impara, insegna
il giorno e la notte uterina
quell’incalcolabile
spazio che è tempo
la vita nella vita
il principio della nascita
da “L’attesa del padre”, inedito 2014
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GRAMMATICA ILLOGICA
alla memoria dei figli di Beslan 08.09.2004
il tempo è passato
indicando il modo
di rubare
il gesto naturale
di giocare ai bambini. e così:
assono assonnato
un canto disarmato
le cui varianti
non sono santi
ma spiccioli di vita
esistita
seminati come grano
da una mano
che resta in predicato
verbale illogico
alla copula dell’essere
da “Vuoti a rendere”, Ed. Rhymers’ Club, 2006