Poeti a confronto,
rubrica a cura di Claudia Zironi:
ALESSANDRA CORBETTA, LAURA CORRADUCCI, CARLO GIACOBBI, SERENA PICCOLI, ANTONELLA SICA
In questa rubrica vi proponiamo il punto di vista sul tema del mese di diversi autori, con una sola poesia a testa, a esemplificazione e dimostrazione di come la parola poetica possa fornire una molteplicità di spartiti aderenti a un medesimo assunto: Alessandra Corbetta sceglie di strozzare il respiro nella gola di un uomo primitivo o estraneo al “progresso”, quindi innocente dei mali del mondo, come se l’umanità non avesse mai avuto un giusto tempo e fosse da sempre destinata all’ineluttabile. La poesia proposta è inedita. Laura Corraducci invece affida le sue speranze, metaforizzate e sublimate nell’amore, a un dio-fico, integrando il proprio respiro poetico con la natura, in versi delicati in cui declina regno animale, regno vegetale e regno minerale. La poesia proposta è inedita. Carlo Giacobbi, con l’estasi della ragione intenta alla contemplazione – azzarderei: in una disposizione contemplativa neo-leopardiana – accoglie con gioia e gratitudine l’invito del mondo a respirare e dunque a essere vita parte della vita, pur cosciente che non potrà mai risolverne i misteri. La poesia proposta è pubblicata nel libro Oltre il visibile(Arcipelago Itaca, 2019). Serena Piccoli viene a redarguire, con severo sarcasmo, l’umanità per gli errori commessi e ne valida la meritata punizione – in una sorta di girone infernale autoprodotto dal peccato dell’arroganza della specie – che consiste nello scambiare in bocca la pioggia acida per miele. La poesia, apparsa sulla rivista americana Giallo, viene qui proposta in inglese con traduzione in italiano della stessa autrice. Infine Antonella Sica sceglie un verso evocativo e un lessico inequivocabilmente panteistico per incontrare madre natura nei panni di una bambina che la accompagna nel suo mondo onirico. L’invito è certo quello di prenderci cura del bene che abbiamo e di capire che la vita ci circonda con tutto il suo mistero. La poesia proposta è inedita.
Alessandra Corbetta
HUPA
Il capo tribù ha raggruppato le mandrie
le donne si sono messe un rossetto
color ciclamino in cerchio
tutti invocano la pioggia
“Per questa terra arsa e muta
per queste lingue di fuoco impavide
scendi come parola umida
bagnaci, dacci aria”
Ma il canto non sale
s’inceppa nelle gole, sulle labbra
è tardi per chiedere, tardi
L’ombra non si ritrae
I due lati del cammino si disperdono
Si fa buio su tutta la terra
Alessandra Corbetta (Erba, 1988) ha conseguito un Phd in Sociologia della Comunicazione e lavora come docente a contratto presso Liuc – Università Carlo Cattaneo. Ha fondato e dirige il blog Alma Poesia (www.almapoesia.it). Tutta la sua attività accademica, poetica e divulgativa è consultabile sul sito www.alessandracorbetta.net.
Laura Corraducci
la pazienza del fico
l’ho imparata questa notte
gli occhi tuoi aperti
ho ritrovato fra le foglie
sul tronco sillabavo il tuo nome
seduta di sghembo sulla pietra
con il piede immerso nel fango
ho visto le penne calde dei gufi
scrivere versi sopra il fiume
e il fico come un dio intagliato
nel semicerchio della notte
divorato di luce dalla luna
a gridarmi di svestire le mie lacrime
di tuffarmi a mani nude nel tormento
sprofondando in basso nella melma
per cercare avvolto dentro un panno
il chicco sporco dell’amore
Laura Corraducci è nata a Pesaro nel 1974 dove risiede, è insegnante di inglese. Nel 2007 pubblica il suo primo libro di poesie con Edizioni Del Leone dal titolo Lux Renova. Dal 2012 organizza, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della sua città, la rassegna poetica “Vaghe stelle dell’Orsa”. Nel 2015 per Raffaelli editore pubblica la sua seconda raccolta poetica dal titolo Il Canto di Cecilia e altre poesie. Sue poesie sono state tradotte in lingua spagnola, inglese, olandese, rumena, francese e portoghese. Il passo dell’obbedienza (Moretti e Vitali, 2020) è il suo terzo libro di poesie.
Carlo Giacobbi
L’invito del mondo
Sulla soglia, al primo chiaro
del giorno, fermo –
in volo d’occhi percorro
dei monti il taglio, colmo d’incanto
ogni senso affino
accolgo anche oggi nel respiro
l’invito del mondo, i rami esultanti
il concerto che li abita e sale
nel farsi luminoso del cielo d’estate –
cos’è quest’immenso?
cos’ho davanti?
la mia gratitudine
è un crescere vasto di rose
nell’aria rampicanti, offerte all’invisibile –
a quanto non so ma sento
venirmi a tremare, in un’acqua di pace
le pupille incantate.
Carlo Giacobbi è nato a Rieti nel 1974. Ha vinto diversi concorsi letterari nazionali ed internazionali. Per i tipi di Arcipelago Itaca editore ha pubblicato Veramente quest’uomo; Oltre il visibile e Abitare il Transito. Sue poesie sono apparse in blog letterari e in antologie. Scrive recensioni poetiche. Fa parte del comitato di lettura di Arcipelago Itaca.
Serena Piccoli
IT’S HONEY, DARLING!
We’ve killed all the Bees.
Now – as we’re the smartest on earth
at the same time once a month
we all stand outside tongue out
to lick one drop of acid rain
and imagine it’s honey
*
È MIELE, TESORO!
Abbiamo ucciso tutte le Api.
Adesso – visto che siamo i meglio sulla terra
allo stesso momento una volta al mese
stiamo tutti all’aperto con la lingua fuori
a leccare una goccia di pioggia acida
e ci immaginiamo che sia miele
Serena Piccoli scrive poesie e opere teatrali su temi sociali in inglese e italiano. Fa foto di graffiti, street art, edifici e natura. Ha poesie e foto pubblicate in riviste e antologie in Europa, Nord America, Africa, Australia e India. Assieme a Giorgia Monti ha fondato Lestordite, associazione culturale per la diffusione della Poesia ed è cofondatrice del Festival Internazionale di Poesia e Arti Sorelle, Cesena, Italia. https://www.serenapiccoli.com/
Antonella Sica
Ho una bambina sulla schiena
il suo corpo è nuda cantilena
mi riempie i capelli di nodi
per divorare il mio pianto
La bambina di notte dondola
cigola come un’altalena
col suo alito di bosco sussurra
cristalli di sale sul cuscino
Mentre sogno indossa le mie mani
disegna una volpe che gioca coi cani
fuscelli i fremiti del suo respiro
un nido di parole che scopro al mattino
Antonella Sica, genovese, è laureata in Lettere Moderne. È regista e manager culturale in ambito audiovisivo e cinematografico. Ha fondato e codiretto il Genova Film Festival dal 1998 al 2015. Nel 2014 vince il premio per la miglior silloge del concorso indetto dalla casa editrice Prospero Editore (pubblicata dal medesimo editore nel 2015 col titolo “Fragile al mondo”). Nel 2017 vince il Premio Internazionale di Poesia Città di Milano con la silloge “La memoria nel corpo”, pubblicata l’anno seguente da Rayuela Edizioni. Nel 2019 vince il Premio come Miglior Silloge al XX° Premio di Scrittura Femminile “Il Paese delle donne” con la silloge “L’ira notturna di Penelope” in uscita per i tipi di Prospero Editore con la prefazione di Donatella Bisutti.