Rubrica “poeti che scrivono a poeti”:
da Francesca Del Moro a Nadia Campana.
Dato il successo riscosso fra gli autori e fra i lettori dell’inserto speciale di luglio 2013, abbiamo deciso di istituire la rubrica “poeti che scrivono a poeti” nella quale pubblicheremo le “lettere” poetiche e anche le eventuali risposte ad esse che dovessero pervenire. Invitiamo dunque gli autori che hanno qualcosa da dire ai loro colleghi contemporanei o anche dei tempi andati ad inviarci le loro opere.
In questo numero proponiamo la “lettera” di Francesca Del Moro a Nadia Campana.
Mi riconosco, Nadia,
nella solitudine e la paura
dei tuoi versi preziosi
e nella tua figura
di tre quarti da cui
non stacco gli occhi.
Identica al sogno
che ho di me, tu
distogli lo sguardo
col tuo profilo triste
in nero e bianco
e i capelli come i miei,
quando non sono ribelli.
Ti sfiorerei
dove l’immagine cede
spazio all’immaginazione
dove il filo di perle
si allarga a suggerire
un seno gentile,
ti poserei le dita
sul cuore e sognerei
me bella come te,
le mie parole belle
come le tue parole.
Una densa empatia, questa che prodigiosamente prende corpo nelle parole che Francesca rivolge a Diana. Mi sembrano due sorelle, che si comprenderebbero a vicenda solo guardandosi negli occhi.
Annamaria Ferramosca
“nelle parole che Francesca rivolge a Diana” ?
Ma non è Nadia? Vabbé, va…Tanto sono sorelle…
Svista …si chiama inversione sillabica. E Diana dal mito forse sorride, anche del commento maschile…