Poeti (in)consolabili: Bresciani, Finucci, Zironi

Poeti (in)consolabili: Luca Bresciani, Luigi Finucci, Claudia Zironi.

    

   

Vi proponiamo il punto di vista sul tema del mese di diversi autori, con una sola poesia a testa, a esemplificazione e dimostrazione di come la parola poetica possa fornire una molteplicità di spartiti aderenti a un medesimo assunto:

      

da Luca Bresciani:

La mia spina dorsale
è una colonna di parole
che inizia con maiuscola tristezza
e finisce con un punto di speranza.

E’ un faro senza guardiano
in preda a contrazioni d’abisso
che comunque resiste acceso
truccando di luce ogni grido.

E’ un cero di istinti
addestrato dal fuoco dei dubbi
che lentamente si china e si sdraia
per seminare il cuore nella terra.

*

     

da Luigi Finucci:

LA PAURA DEL BIANCO

La morte aspetta
come il mattino.

Il pensiero attanaglia
il litigio del giovedì
così come un pedone
sulla seconda striscia;

-hanno accarezzato i loro figli?-

Va e viene l’occasione, dopo
arriva puntuale la falce
e stupore “erano tutte brave persone”.

Il punto è un verdetto,
chiedete al pane se è
spezzato bene
perché non ci sarà il Padre,
solo un colore:
il bianco.

*

      

da Claudia Zironi:

ti ha detto che il pensiero
va a lei, spesso.

un inceppamento
dovuto a un difetto di costruzione
un lascito
della catena di montaggio
sfuggito alla personalizzazione.
l’amore, retaggio
del vecchio modello
di macchinario da riproduzione:

gli hai consigliato
un upgrade esistenziale

per rimuovere l’errore.

*

         

Ivo Mosele, Triciclo
Ivo Mosele, Triciclo

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