Quella parola che mi porta in volo.
Poesie inedite di PAOLO POLVANI
Alzare la voce
Celebrare l’efficienza in decibel,
sottrarre al silenzio un anfratto,
un nascondiglio, un buco, imporre
la virgola di un grido, contendere lo spazio,
misurare il segmento di silenzio
che regredisce, arretra, si fa
segnale minimo, vibra d’incertezza,
svanisce, tutto l’orizzonte
l’allarga, verifica la presa,
modula, si disperde, attacca
come un cane che sbatacchia la coperta,
alzare la voce, sfiorare il gorgheggio,
sentire la vibrazione dell’incanto,
esagerare, eccedere, marcare la presenza,
il territorio con piccoli sonori
spruzzi, alzare la voce, dire al mondo
qui c’è la voce.
*
La parola attesa
L’attesa è un pesce che nuota
nel silenzio. Io guardo,
seguito a guardare
dentro l’attesa,
promessa non ancora schiusa,
scrigno dove il vuoto
non smette di sperare
che palpiti qualcosa
che la parola giunga lucida
dall’aria luminosa
o che si schiuda un guscio
o sprizzi fuori
dall’oscurità più accesa,
quella parola che mi porta in volo,
presagio
di felicità,
quella parola attesa.
*
Una brezza scema
Città degli sproloqui, del garrulo cianciare
al vento, del bofonchiare cupo, del vaniloquio spinto,
della verbosità dipinta, delle collanine futili
di parole storte, dell’intreccio sterile,
del vocabolario immoto, è questo il paesaggio
della folla che bercia, che spiffera, che
vomita verbi, mastica e sputa sostantivi
e aggettivi tenuti per la coda, vocaboli
con sbarrati gli occhi per lo spavento
e tutto, tutto se lo porta il vento
e non resta che un niente, un buco
nero, la brezza scema dell’ululato umano.
*

Paolo Polvani è nato nel 1951 a Barletta, dove vive. Ha pubblicato diversi libri di poesia, ultimi dei quali: Una fame chiara, Terra d’ulivi edizioni, 2014; Cucine abitabili, MR editori 2014; Il mondo come un clamoroso errore, Pietre vive 2017; L’azzurro che bussa alle finestre, Versante Ripido 2018. È presente nel Quinto repertorio di poesia italiana contemporanea, edito da Arcipelago Itaca, 2021. Alcune sue poesie sono state tradotte in inglese, spagnolo, portoghese, romeno, giapponese. È tra i fondatori e redattori della rivista Versante Ripido.