Recensione di Michela Zanarella a “Parole al vento” di Maria Rosa Barletta

Recensione di Michela Zanarella a “Parole al vento” di Maria Rosa Barletta.

     

    

“Parole al vento” di Maria Rosa Barletta, edito da Seneca Edizioni, si presenta come intima e autentica silloge poetica. L’autrice nata a Fasano, vive a Milano ed è da sempre amante della poesia. La raccolta si apre con una dedica verso la figura materna: “In ricordo di mamma Margherita, con cui ho vissuto buona parte della mia esistenza.” L’affetto e l’amore per chi l’ha generata, prende consistenza di pagina in pagina, si percepisce forte il legame con la propria madre. Dalla lirica “Mamma”: “Ogni cosa mi parla di te./Ogni stella mi par che sei tu.” per proseguire poi nei versi di “Oh madre”: “Lo so che da/lassù mi vedi,/mi scruti/mi consigli,/nel momento giusto”. Le liriche di “Parole al vento” sono il frutto di un amore profondo per la poesia e per la vita. Maria Rosa Barletta sa riconoscere le straordinarie risorse della scrittura, attraverso una forza creativa ed una volontà interiore, riesce a trarre spunti interessanti dal proprio esistere. La poetessa è attenta osservatrice del cosmo, si lascia sedurre dalla natura e ne canta i colori e gli odori, senza mai perdere di vista le sue sensazioni. “Osservo il volo dei gabbiani,/non è mai uguale nel/cielo immenso”. Ritorna alla memoria la poesia di Vincenzo Cardarelli, dove il poeta guardando il volo dei gabbiani pensa alla propria esistenza. Quel sentire che avvicina il poeta a ciò che lo circonda e lo fa essere parte di un tutto che va oltre lo spazio ed il tempo, domina anche la poetica della Barletta, che con versi fluidi e mai complessi, porta il lettore a riempirsi l’anima di umanità. Non mancano lo sconforto, la solitudine, nel percorso di vita dell’autrice. Il sentirsi soli però non è visto con drammaticità estrema, è un passaggio quasi inevitabile che serve a rendere forte la propria individualità. “T’impossessi della/ mia anima per/farne tuo gioco/e poi te ne vai”. Anche se la costruzione dei versi meriterebbe una maggiore attenzione, la spontaneità espressiva va a colmare quelle piccole imperfezioni nella struttura poetica. Alcuni passaggi risultano incisivi in termine di significato e danno un taglio altamente sensibile alle liriche. La fede e la spiritualità sono quei valori cardine che vanno a guidare il linguaggio di Maria Rosa Barletta; Dio diventa quell’ancora ferma nel cuore per sopperire ad ogni dolore. La poesia si fa così tramite di umiltà e trasparenza.

 

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