Rivedere figli non solo su Tik Tok.
Poesie inedite di LUCA ARIANO
Un Marzo così gelido
non accadeva da decenni
– così recitano ogni anno –
ma presto scoppierà il caldo:
lei lo attende da mesi
per sentirlo sul biancore del viso.
L’odore di melanzane fuori stagione
è quasi un bacio d’estate
nelle vostre domeniche d’antan.
Quel ragazzo… soldato
– potrebbe essere tuo figlio –
scrive un messaggio su Telegram dal fronte;
non così diverso dai ragazzi del ‘99
e le lettere nelle trincee.
Sarà forse l’ultima guerra di bombe
e tank alle frontiere:
ci saranno cyber guerrieri programmati
con colpi chirurgici a depredare case…
lembi di carne umana.
Non ci saranno più spermatozoi
bruciati dalla chimica come feticci.
*
Non ancora tempo di allagare risaie
ma forse svaniranno come giorni piovosi.
Ancora ricordi i riti pasquali con tua nonna
– come lei per chiese e processioni…
profumo di ranuncoli per fingere rinasca
come in un passo del Vangelo letto
quando si sentivano canti di Primavera.
Troppo rapido l’aperitivo e conti giorni,
sepolcri imbiancati e corpi da avvolgere
in città arse da guerre dopo malattie,
corazzate ai confini mentre madri pregano
di rivedere figli non solo su Tik Tok tra fumi.
Guarderà il mare coi suoi occhi padani
di pelli chiare e pedalate accanto a platani,
un bacio davanti al cancello pensando
che il prossimo sarà lungo un sogno
nel dormiveglia di Pasqua.
*
Sfogliando per caso
– un po’ distratto –
il giornale ritrovi tuo padre
in quella foto Anni Ottanta.
Stava finendo quel mondo
e bambino non ti accorgesti:
non lo rivedrai nel digitale,
mai ebbe un profilo Facebook,
Instagram con foto di viaggi
e cibi ma rimarranno ritagli
in cartellette da salvare nei traslochi.
Domani un’altra giornata mondiale
ma la grandine improvvisa
colpirà frutti come palle di cannoni,
una guerra persa tra oceani di plastica,
reti in fondali a soffocare pesci.
Il profumo di vaniglia della candela
si spargerà nell’alcova buia:
forse l’antico pudore di corpi nudi
alla luce della vostra liturgia
da consumare in un abbraccio mistico,
baci prima che Giugno muti stagione.
*
Luca Ariano (Mortara – PV 1979) vive a Parma. Di poesia ha pubblicato: Bagliori crepuscolari nel buio (Cardano 1999), Bitume d’intorno (Edizioni del Bradipo 2005), Contratto a termine (Farepoesia, 2010, Qudu, 2018) Nel 2012 per le Edizioni d’If è uscito il poemetto I Resistenti, scritto con Carmine De Falco. Nel 2015 per Dot.com.Press-Le Voci della Luna ha dato alle stampe Ero altrove, finalista al Premio Gozzano 2015. Nel 2021 per Il Leggio Editore nella collana di Gabriela Fantato ha pubblicato La memoria dei senza nome.