Rock Poetry by Sf: If only

Rock poetry by Sf: If only

 

    

I rimpianti sono così. Si rifugiano dentro queste due parole. Se solo.

E’ ovvio come solo la morte definisca tutto ciò che siamo e che facciamo e che tutto assuma la propria forma e sostanza reale solo dopo, dato che è solo dopo che nulla potrà più cambiare.

Ma non serve. Non serve saperlo, perchè tutta la nostra cosiddetta vita è un susseguirsi di dimenticanze. Compresa questa.

I rimpianti fanno parte di quella infinita serie di pensieri senza più la possibilità di una volontà. Il più grande dei desideri umani, dopo l’immortalità, è il poter cambiare il passato. Entrambi aspirano all’impossibile.

Questa è la storia di Billy, della sua voce maestosa, della sua tristezza, del suo eccentrico dolore, attraverso il lampo di un incontro.

Tutti amano Billy. Lo sa? Comunque sia, non aspetta di compiere 40 anni. Non aspetta di invecchiare. I rimpianti li lascia agli altri.

Cut here
The Cure
(dedicato a Billy Mackenzie)

Così ci si rivede! E ti porgo la mano
formale, all’inglese
E tu mi guardi ed io capisco
sì, è uno sguardo che conoscevo un tempo
Tre lunghi anni ed il tuo uomo preferito
C’è modo di salutarti?
E tu mi stringi come se non dovessi mai lasciarmi andare

Dai, bevi qualcosa con me
siediti e parliamo un po’
Oh, vorrei poterlo fare e lo farò
Ma ora non ho tempo
E alle mie spalle, mentre vado via
vedo il tuo sguardo d’addio
vedo ancora quello sguardo nei tuoi occhi

Tra un minuto, prima o poi, forse la prossima volta
finché più tardi non sempre arriva

È così difficile pensare che un giorno finirà
e questa potrebbe essere l’ultima volta
Vorrei davvero sentirti cantare di nuovo
e vorrei davvero guardati ballare
Perché è dura pensare che non avrò un’altra possibilità
di stringerti

Tra un secondo, aspetta un attimo, a suo tempo,
non passerà molto, finché più tardi

Mi sarei dovuto fermare a pensare, avrei dovuto trovare il tempo
avrei potuto bere qualcosa, avrei potuto chiacchierare un po’
Vorrei aver fatto la cosa giusta, vorrei che fossimo andati avanti
Ma non l’ho fatto, ora è troppo tardi
È finita e tu sei andato

Ma quante volte sono capace di andarmene e desiderare se solo
Quante volte posso parlare così e poi desiderare se solo
Continuo a commettere lo stesso errore
Continuo a infliggermi lo stesso dolore
Vorrei
se solo
ma se solo
è un desiderio
troppo in ritardo

     

         

     

 

In apertura opera di Maurizio Caruso

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