Rock Poetry by SF: Ricochet

Rock Poetry by SF: Ricochet.                   

 

   

 

L’era post industriale secondo Bowie. Istantanee di sottoproletariato urbano. Disperazione grigia e fredda come acciaio.
Caporalato e moderna schiavitù.
Il lato oscuro del progresso. La trappola dalla quale non si emerge se non attraverso false promesse.
Padri stanchi e depressi strangolati dalla quotidianità.
Un brano politico in un album dal titolo frivolo.  Let’s dance.  Un testo solo in apparenza criptico.
Una voce metallica “fuori campo”.
Ricochet. Tiro a rimbalzo.
Effetti collaterali capitalistici. A volte uccidono.
E chi può sopportare di essere dimenticato?

 

Ricochet
David Bowie

                        

Come erbacce sulla roccia
in attesa della falce
sono tutti in un angolo
in attesa di lavoro

Ricochet

Volta le immagini sacre
con la faccia verso il muro

E chi può sopportare di essere dimenticato

Parata di fiori – marcia di spiccioli
queste sono le prigioni, questi sono i crimini

Uomini in attesa di notizie
mentre a migliaia ancora dormono
sognando binari, fabbriche, pezzi di macchinari
pozzi, cose così

Suono di tuono, suono d’oro
suono del demonio
che infrange la parola data

Ricochet
Non è la fine del mondo

Queste sono le prigioni, questi sono i crimini
Insegnamenti di vita in un nuovo modo violento

Ricochet

Presto, prima dell’alba
si muovono a fatica verso i cancelli
Nei loro spaventosi luoghi segreti
vedono le loro vite
disfarsi di fronte a loro

Ma quando tornano a casa
occhi tristi ed esausti
sorridono e premono i loro bambini al petto gonfio
facendo promesse irrealizzabili

Perchè chi può sopportare di essere dimenticato

 

ricochet 2

                            

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