Rubrica poesia dal mondo, puntata a cura di Luca Ariano: William Wall.
Questo mese su Versante Ripido abbiamo l’onore di ospitare tre poesie di William Wall tradotte da Adele D’Arcangelo. Wall è poeta e narratore e, nello scrivere in versi, la sua attività di narratore si sente molto. Poesia “narrativa”, con un linguaggio diretto, molto attento alla realtà attuale e alla cronaca: “Ho perso il volo / per via dell’allarme terroristico / che ha terrorizzato tutti […]”. Il tono è sempre malinconico, a tratti “crepuscolare” ma sempre immerso nella contemporaneità: “è tutto finito adesso / tranne riempire i vuoti / nessun posto in cui andare / & fuori lì sul confine / dove i ragazzi guidano / troppo in fretta per la strada / quel vecchio cartello che dice / primo lotto già venduto”. Versi che sicuramente colpiscono immediatamente chi il lettore e che ci portano a riflettere sulla nostra società contemporanea, sui rapporti tra le persone e lo spaesamento che spesso coglie l’uomo moderno. L.C.
William Wall è un romanziere irlandese, scrittore di racconti e poeta pluripremiato. Il suo lavoro è stato tradotto in diverse lingue e traduce dall’Italiano. Il suo romanzo This Is The Country si è qualificato per il Man Booker Prize 2005 e per l’Irish Book Awards. I suoi racconti e le sue poesie hanno vinto numerosi premi, tra cui The Virginia Faulkner Award 2011. Il suo libro più recente – Ghost Estate, un volume di poesie – è stato tradotto in italiano come Le Notizie Sono (Moby Dick Editore). Si possono leggere alcuni testi di narrativa tradotti in Italiano nel sito
http://www.inkroci.it/cultura_cinema/lettere-u-v-w/william-wall.html
“Wall, che è anche un poeta, scrive una prosa così carica – allo stesso tempo lirica e sincopata – che è come se Kavafis avesse deciso di scrivere su una violenta famiglia irlandese.” (The New Yorker)
“Il tocco di Wall nella caratterizzazione dei personaggi è leggero e agile: molti descrivono chiaramente se stessi con poche righe di dialogo.” (The Guardian)
‘E’ un tale scrittore – lirico e crudele e audace e con metafore notevolissime’. Kate Atkinson.
*
Traduzioni di Adele D’Arcangelo.
Ghost estate
women inherit
the ghost estate
their unborn children
play invisible games
of hide & seek
in the scaffold frames
if you lived here
you’d be home by now
they fear winter
& the missing lights
on the unmade road
& who they will get
for neighbours
if anyone comes anymore
if you lived here
you’d be home by now
the saurian cranes
& concrete mixers
the rain greying into
the hard-core
& the wind
in the empty windows
if you lived here
you’d be home by now
the heart is open plan
wired for alarm
but we never thought
we’d end like this
the whole country
a builder’s tip
if you lived here
you’d be home by now
it’s all over now
but to fill in the holes
nowhere to go
& out on the edge
where the boys drive
too fast for the road
that old sign says
first phase sold out
*
Ghost estate
le donne ereditano
i condomini fantasma
i loro figli non nati
fanno giochi invisibili
di nascondino
nelle sagome delle impalcature
dove vivere sarà
come sentirsi già a casa
temono l’inverno
& le luci mancanti
sulle strade non finite
& chi saranno
i loro vicini
se mai nessuno verrà più
dove vivere sarà
come sentirsi già a casa
le gru dinosauro
& le betoniere
la pioggia che si fa grigia
nella massicciata
& il vento
nelle finestre vuote
dove vivere sarà
come sentirsi già a casa
il cuore è un progetto aperto
cablato per l’allarme
ma non credevamo proprio
di finire così
l’intera nazione
una discarica per costruttori
dove vivere sarà
come sentirsi già a casa
è tutto finito adesso
tranne riempire i vuoti
nessun posto in cui andare
& fuori lì sul confine
dove i ragazzi guidano
troppo in fretta per la strada
quel vecchio cartello che dice
primo lotto già venduto
***
Flight
for Rui Zink
I missed the flight
because of the terror alert
that has terrified everyone
I had some liquid in my pocket
that they thought
might be explosive
just the artificial tears
I have begun to use
because they come easier
& less painfully
& while I waited for my tears
to be decommissioned
the other passengers said
who would think of taking
tears on a journey
during the war on terror
& where did I think I was going
& who would I use them on
*
Volo
A Rui Zink
ho perso il volo
per via dell’allarme terroristico
che ha terrorizzato tutti
avevo in tasca del liquido
che pensavano
fosse esplosivo
solo le lacrime artificiali
che ho iniziato a usare
perché scendono più facilmente
& con meno dolore
& mentre ero in attesa che le mie lacrime
venissero disinnescate
gli altri passeggeri si dicevano
chi mai poteva pensare di portarsi
lacrime in viaggio
durante la guerra del terrore
& dove pensavo di andare
& su chi le avrei versate
***
Ciò che è inaccettabile dei sogni
a Illan
non è il terrore che sentiamo
ma il fatto di crearli
che le torri gemelle prima significassero
il sogno della globalizzazione
& solo dopo umanità
& persone che cadevano non volavano
è questo il terrore che temiamo
che le torri cadenti le avevamo sognate
*
What is unacceptable about dreams
for Illan
is not the terror we feel
but that we create them
that the twin towers meant first
the globalist dream
& only later humanity
& people who were falling not flying
this is the terror we fear
that we dreamed of the falling tower
***
In Forlì I dreamed
for Adele D’Arcangelo
in Forlì I dreamed
that they made my bed
of all the things that Europe did
blood & the dead
stony futures
torture loss
I dreamed
I woke in pain
& all my friends were there
I said
this is the bed that Europe made
the worst bed in the world
why me
& someone said
everyone sleeps here once
count yourself lucky
that it came to you
on such a night as this
the moon on the campanile
the cloisters & the wine
while we were here in Forlì
& I slept again
& dreamed some other dream
now gone
& woke in the morning early
cold
*
A Forlì ho sognato
ad Adele D’Arcangelo
A Forlì ho sognato
che avevano preparato il mio letto
con tutte le cose che l’Europa aveva fatto
sangue & morti
futuri di pietra
torture perdite
ho sognato
che mi svegliavo in pena
& tutti i miei amici erano lì
ho detto
questo è il letto che l’Europa ha fatto
il letto peggiore del mondo
perché a me
& qualcuno ha risposto
tutti dormono qui una volta
ritieniti fortunato
che ti sia successo
in una notte come questa
la luna sul campanile
i chiostri e il vino
mentre eravamo qui a Forlì
& ho poi dormito ancora
& sognato altri sogni
ora dimenticati
& mi sono svegliato presto al mattino
freddo
***
Le notizie sono
le notizie sono di un’eclisse del settanta per cento
al peggio delle aspettative & probabilmente
uno dei Suoi verdetti più misurati
le notizie sono di tre pulcini
morti per un improvviso inverno lampo
i loro cadaveri in airtex ritrovati sul prato
le notizie sono di un surriscaldamento terrestre
per noi uva & olive & per loro deserto
il nostro giardino però è morto nell’estate del ‘06
& Dublino è rimasta senz’acqua & faceva troppo caldo
per tenere le finestre chiuse sulla strada verso ovest
anche se all’ombra del antico viadotto
dove tanto tempo fa prima del surriscaldamento globale
un giovane si è impiccato per la disperazione
di ciò che restava della strada ferrata