Rubrica “poeti che scrivono a poeti”:
da Patrizia Sardisco a Nazim Hikmet.
Dato il successo riscosso fra gli autori e fra i lettori dell’inserto speciale di luglio 2013, abbiamo istituito la rubrica “poeti che scrivono a poeti” nella quale pubblicare le “lettere” poetiche rivolte a contemporanei e non.
In questo numero proponiamo la “lettera” di Patrizia Sardisco a Nazim Hikmet.
Lettera a Hikmet e alla sua “Prima che bruci Parigi” (Parigi, 1958)
Parigi brucia
non è più tempo, amore mio
Parigi brucia, brucia
Parigi amore mio e il cuore
è intirizzito sul suo ramo e tu
nel tuo stupore, amore
piangi
Parigi brucia, amore mio
non è più tempo, e anche le parole amore
ripetute non sono più le stesse
la notte ci ripete e ci denuda vecchi
e impreparati
colti distratti amore malgrado tutto il mare
ripetesse la morte
la notte amore è un fiume
un mare un muro funebre di pianto
cattedrale di buio
e di parole insalubri mediatiche
di odio
amore mio il tempo non è più
Parigi brucia amore mio e il cuore
si è impiccato al suo ramo
di pioggia e stelle brillano
gli uomini gli ordigni
il nostro splendido palazzo
è in fiamme e brucia amore
Parigi amore è notte
è già un lunghissimo novembre e senti
l’Europa vecchia e sorda urla nel sonno
e tu, tu sola amore
amore mio, tu sola
piangi
