Sere con Teresa di Luca Ariano

dalla silloge del 2014 “Sere con Teresa” di Luca Ariano.

   

   

Fiulin, pomeriggio passati
a parare palloni…
poi in un garage ascoltando
musicassette… fantasticando
su quella ragazza.
All’inizio delle scuole,
l’arrivo delle giostre,
correre per un nuovo volto…
labbra… sorrisi.
Emilio, un pullman per andare
oltre la frontiera… forse al mare
per vedere costruzioni diverse
dal tuo paesino;
scocca la mezzanotte, l’autista:
«Boni ani tuti
Fiulin, le ultime sere con Teresa,
navi cariche di scorie…
l’emozione di una nevicata
che prestà diverrà pioggia.

***

Fiulin il profumo dei giardini
presagiva partite di pallone…
corse a Carnevale:
ora verso la pizzeria,
tuo padre forse stanco
di sentire parole…
di non comprendere il senso.
Teresa nella casa accanto al faro:
guiderà ancora navi?
Tua madre dal balcone fissa il mare,
quasi fossero le ultime onde brezzate
dal vento… i figli grandi.
Le vie sono un’ecatombe
di negozi sfitti… chiusi in un temporale
improvviso: domani esporranno
quadri della domenica… leggeranno versi
raccontandosi di come si stava bene
«Quando eravamo ragazzi…»

***

Un cielo longobardo
dava avvisaglie di tempeste:
piovve – Diosanto se piovve!
La frescura fu un’altra illusione,
rimasero solo magliette
incollate alla pelle… nella calura.
Tuo padre guarda l’autostrada:
chissà se ricorda quei viaggi?
Il paesaggio così padano…
parla poco, ascolta vecchie canzoni:
«Quelle dei nostri tempi…»
Fiulin un amico ti confessa:
«Non scrivono più!»
Non hanno tempo, tutti fanno altro.
Anche tu avresti… dovresti
eppure stai dietro a versi
pensando a Teresa sotto una palma.

***

Fiulin vedesti la nebbia
di fine estate – quale estate? –
all’alba salire dal fiume…
trafitta prima della partenza.
D’un tratto con Teresa
lungo sentieri ai bordi del mare:
baie… insenature…
profumo di rosmarino,
accanto un pino marino.
Carrubi caduti su sterrati
– ricordi i racconti di miseria
di tuo padre? –
verso un borgo di case murate;
una tetra chiesa risuona di canti,
resti di una rocca di antichi signori
persi dalla Storia… sconfitti da eserciti
di vani appartamenti di cemento.
Ai primi chiarori Teresa coglierai
conchiglie, come allora,
quando a settembre si tornava a scuola
e tu Fiulin con la mente assorta
ti mescolerai tra la gente.

***

Ci avrei scommesso Emilio
che saresti tornato lì
dove hai studiato: il primo amore…
il sesso… un futuro da plasmare.
Oggi lei chissà dove,
tu nella quotidianità di un lavoro
che ti sembra da quarant’anni.
Fiulin aspetti Teresa come Bella
in volo in una tela di Chagall;
il vento mescolerà foglie
spezzando alberi, scoperchiando tetti:
«Non c’è più la stagione di mezzo!»
Muoiono api, si ammalano ulivi…
castagneti colpiti da insetti misteriosi
come un lamento notturno: un gatto?
Un bambino lontano?
Si confonde al canto di una donna
che torna ragazzina per un attimo.

                         

Alberto Cini, tecnica mista
Alberto Cini, tecnica mista

 

One thought on “Sere con Teresa di Luca Ariano”

  1. non posso che riconfermare ciò che ho già scritto di te su questo libro : il tuo Fiulin è il corrispondente di Useppe ne ” la Storia ” della Morante.

    bravissimo

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