Solo il decollo sa l’atterraggio: Pierluigi Lenzi.
Pierluigi Lenzi, che ha vinto i campionati italiani di Poetry slam LIPS 2013/214 e che presto andrà in Svezia a disputare gli europei, è nato a Bologna il 28 Maggio 1979. Del segno dei Gemelli, il suo ascendente è in Bilancia: aria che si somma ad aria. Fin da piccolo si è interessato alla scrittura, evitando accuratamente calcoli ed equazioni – per non parlare poi di radici quadrate … -.
Nel 1997 pubblica un primo libro di poesie di sapore decisamente bucolico e soprannaturale in cui abbondano fiori, angeli e scheletri. Dopo aver conseguito la maturità linguistica nello stesso anno, si iscrive all’Università e si laurea in Scienze dell’Educazione con una tesi su handicap e sessualità. Nel 2005 viene ammesso a frequentare la scuola Holden di Torino, fondata dallo scrittore Alessandro Baricco: qui frequenta un Master biennale su teoria e tecniche della narrazione e nel 2007 pubblica il secondo libro di poesie, “Dissolvenza”, con la prefazione di Rita Levi Montalcini, in cui l’atmosfera non è più così rarefatta e i testi si concentrano su problemi reali, con un linguaggio chiaro e diretto. Nello stesso anno si iscrive nuovamente all’università e nel 2010 si laurea in Lettere, con una tesi sulla poetica di Maria Luisa Spaziani. Dal 2011 lavora nella biblioteca comunale di Granarolo Dell’Emilia e dal 2013 fa parte del Gruppo 77, che riunisce poeti di Bologna e zone limitrofe.
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1
Trovare una rosa in un roseto
non mi da soddisfazione alcuna.
Coglierla non è che pescare
la trota in un lago artificiale.
Mai aspirai alla caccia facile;
e testardo cerco sempre
aghi nei pagliai,
gemme sotto i ghiacci,
stupori che meraviglino i sensi
rifiutando il riposo su spiagge ultime
se non dopo aver navigato
coraggioso il mare.
*
2
Guai a chi non osa,
a chi per paura non salta.
Solo il decollo sa l’atterraggio.
*
3
STASERA VIENI IN SILENZIO.
LASCIA LE PAROLE FUORI DALLA PORTA
LI’, SOTTO LO ZERBINO CHE DICE BENVENUTO.
VIENI TU, COI TUOI ANELLI D’ARGENTO
E I TUOI BRACCIALETTI DI CUOIO.
TU, LORO, NIENT’ALTRO.
E IN SILENZIO BACIAMI:
LA TUA BOCCA NELLA MIA BOCCA,
LA MIA LINGUA SULLA TUA LINGUA
A PARLARE PIU’ DI QUALSIASI DISCORSO.