Trittico femminile: poesie di Marisa Cecchetti, Benedetta Davalli, Leila Falà.
Di Marisa Cecchetti:
Ho fatto un test per gioco a scoprire
quale parola mi definisce e contiene
ed è uscita la gioia mi sa che ho barato
o forse ho trasmesso davvero la gioia
di avercela fatta finora in questa battaglia
speciale che è vivere. Da grande -mia madre
diceva da grande mai ha detto da anziana-
ogni cosa acquista un valore prezioso e diverso
e quindi la gioia.
***
Di Benedetta Davalli:
La mia responsabile
La mia responsabile è donna
alta, attenta,seducente,
con il sorriso ricerca consenso,
sembra ascoltare e rispettare.
La mia responsabile è donna
tradisce gli intenti e ti nega,
insegue se stessa potente
noiosamente si porge insipiente.
La mia responsabile è donna
Conosce un’insana passione:
tenace ti usa al meglio per sé,
poi corre, rincorre lontano da te.
La mia responsabile è donna
Con ambizione aderisce al potere,
sebbene conosca il dovere
ignora fantasia e piacere.
***
Di Leila Falà:
Scadente.
Mi credevo un’acca meno di zero
imbelle bellina muta signorina
scarsa in guerriglia caccia e cattiveria
ma forte in cazzate
e zitta allora
per non sentire la voce
fare una stecca
con parole scazzate.
A voltarti di scatto
scorgevi la scorza
di qualche canaglia di uomo
che voleva ficcarmi nel sacco.
Come il gatto.
Per nulla scarsa in pensieri
li credevo roba di scarto
merce scadente
che era meglio non dire
per niente.
Poi un giorno mi sono scartata:
una caramella di zenzero
A volte pepata.
E ora la voce
di cose che dice ne ha un sacco
e anche cazzate.
Di uomini in giro
nemmeno la scorza.