Un gelato al limon: il versante liquido dell’eros.
Versi di Maddalena Di Marco.
Asparagi e fragole, l’erotismo
Il banco del mercato delle erbe
suggerisce l’aprile entrante
Il garzone pakistano smanicato
sorride fra i verdi e le donne
sollevando al cielo un profumo
che si spande intenso nell’aria
Si allunga una mano si schiudono labbra
Rosso sapore porto come bacio
all’ucraina bionda. Socchiude gli occhi
a mezzogiorno. E compra asparagi
***
Sarà Regina
Scorreva champagne sulle labbra,
quelle labbra
e sulla lingua che lambiva
Il capo riverso sul cuscino
pensava a una Regina,
cosi’ si sentiva
con il cuscino come diadema
il materasso d’albergo come trono
Il calice la ferula
e uno schiavo tra le cosce
Ad altro scettro ambendo
Ebbrezza di alcool e potere
ma piu’ salsedine d’amore
ci ubriacava, me e il mio servo
***
La conoscenza
La mano stesa percorre esperta
la strada tortuosa del suo piacere
Non esita saltando dal labbro al collo
leggera scorre dalla gola al petto
I seni circumnaviga poi stringe il cerchio
in concentriche rotte di esplorazione
Scala le colline e i picchi scoscesi
che si fanno più irti per il rocciatore
Li afferra forte per non cadere, lamento
di terra madre che gode del dolore
Leggera galleggia sulle onde del ventre
e del piccolo vortice fra esse improvviso
Vi affonda riemerge e riparte col vento
del respiro affannoso di completo abbandono
Incontra il rialzo coperto di arbusti
e lì indugia a lungo in foresta pluviale
Ritrovando infine il lago termale
in cui s’immerge persa nel tempo

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Foto di testata: Paolo Zanardi 067 – Burano, gennaio 2012