Un’occhiata alla fine per non essere felice, poesie di Claudia Zironi

Un’occhiata alla fine per non essere felice, poesie di Claudia Zironi

 

 

      

FR 4326

Lo custodisce in sè a lungo
estranea
con i bisbigli perduti
sulle labbra
e un senso potente
risvegliato
Un’occhiata alla fine
per non essere felice

Proiettata dall’accelerazione
indugia
Nell’azzurro assoluto
aldilà del vetro
Sul senso di certe palme
di una conchiglia
e di mosche donate

Lei non appartiene al passato
Vola.

(da Il tempo dell’esistenza, Marco Saya Ed. 2012)

*

la gioia

Pensarmi con te in corsa
proprio dove l’onda lambisce
la conchiglia rotta dall’inverno.
Immaginare un orizzonte
indistinto di nubi bianche e
acqua salmastra. Dal vento
freddo ci ripareremmo
guancia contro guancia
braccia nelle braccia, lingue
arrotolate ad occhi chiusi.
Riprendere il cammino
insieme, fino al capanno
e là svanire, fatti sabbia o
schiumare contro una chiglia.

(da Eros e polis, Terra d’ulivi Ed. 2014 – Xenos Books/Chelsea Ed. 2016)

*

davanti alle vetrine Socrate
avrebbe saputo cosa dire.
balbettando io ne bevo
senza morire d’aspra luce
di un saldo entro le facce
degli automi. ma tu prendimi
– che nessuno ha davvero voglia
di esser solo – prendimi,
portami nella derisione
del tuo amore oltre un dio
di morta plastica e i manichini.
montiamo in vita a una spiaggia
di ciottoli roventi, stellari, scalzi
per danzare
ogni cara ipotesi di salva distruzione
della razza. poi restiamo lì
penetrati, ceneri abbracciate
come inerti, frantumate ossa
per millenni, in felice dissipazione.

(da Fantasmi, spettri, schermi, avatar e altri sogni, Marco Saya Ed. 2016)

*

io avevo un Amico
di per sé pensiero politico
e sociale
impostazione esistenziale
un modo ogni mattina d’osservare
il decorso delle cose.

io avevo un Amore
la solida costruzione
dei miei sogni e aspettative
un modo ogni mattina
di svegliarmi felice.

io avevo un Senso
fallace di esistenza
un modo ogni mattina
di credermi viva.

(da Variazioni sul tema del tempo, KDP collana Versante ripido 2018)

*

Ricordo il tempo preciso delle tue mani e Gaia
che rideva
con la falsa gaiezza delle donne che hanno figli.
Ancora un bicchiere
e parleremo dei misteri di Bologna. Le tue mani
precise e distratte, sui fianchi: stringimi!
come se questa foto fosse il racconto
d’un incontro mai stato.

(inedito, 2019)

       

Claudia Zironi, bolognese, opera dal 2012 nel mondo della diffusione culturale con la fanzine Versante Ripido (www.versanteripido.it) dedicata alla poesia della quale è uno dei fondatori. Versante ripido nel 2018 è stata anche rivista cartacea quadrimestrale con l’editore Terra d’ulivi di Lecce e la direzione di Stefano Iori. Nel 2017 Versante ripido si è costituita in associazione culturale e Claudia Zironi ne è Presidente. 
Zironi collabora anche con altre realtà associative rivolte alla cultura, all’arte e al sociale. Ha fatto e fa parte di giurie di premi di poesia a rilevanza nazionale. 
E’ alla quinta pubblicazione poetica in Italia: la prima è del 2012 con Marco Saya Ed.: “Il tempo dell’esistenza” e la seconda del 2014 con Terra d’ulivi ed.: “Eros e polis”, uscita nel 2016 anche in USA con Xenos Books / Chelsea Ed. in traduzione di Emanuel Di Pasquale. La terza, uscita nel 2016 con Marco Saya Ed., è titolata “Fantasmi, spettri, schermi, avatar e altri sogni”. Nel 2018 ha corealizzato e coprodotto in KDP con la poetessa Silvia Secco e con la pittrice Martina Dalla Stella (collana Edizionifolli) il libro d’arte e poesia “Ursprungliches Leben – poesia e pittura in dialogo”. Sempre del 2018 è la pubblicazione indipendente su KDP “Variazioni sul tema del tempo” (per la collana di poesia Versante ripido).
Altre notizie si possono trovare nel sito claudiazironi.wordpress.com. 

 

      

Emiliano Barbieri, Argentina

 

 

 

 

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