Di un’anima, poesie di Fernando Gerometta.
Fernando Gerometta è nato nel 1954, risiede a Vito d’Asio (PN).
Ha vinto il 1° premio ai concorsi Aspettando San Valentino di Udine, Le Pigne – Comune di Chiusaforte, 1° posto al concorso Furlans di Chenti e ator pal mont – Pro loco di Pasian di Prato, Favole nel bosco– Comune di Aviano, 2009, Emozions d’ingjustri di Basiliano 4 volte su 6 edizioni, 1° posto al Concorso Bruno Pasini di Massa Fiscaglia, 2010, 3° posto al Concorso di poesia Lyriche dei Comuni di Precenicco e Palazzolo e al Premio Tracanelli di San Michele al Tagliamento, segnalazione ai Concorsi di poesia Premio Gjso Fior, Aspettando San Valentino – Udinepoesia 2007, Lyriche del Comune di Precenicco 2009 2010, Emozions d’ingjustri di Basiliano, 2009 e 2010, Le Pigne 2007 – Comune di Chiusaforte, Accademia città di Udine, 2007, G. Malattia della Vallata di Barcis, 2009 e 2013, Premio Primo Marinig Associazione Agape, Premio Tito Maniacco, 3° posto al Premio Carducci in Carnia di Arta Terme 2015 sez. Friuli, Menzione al Concorso Città di Acqui Terme 2016, 2° Posto al Premio Va’ Pensiero 2015, 1o premio Concorso Fare Donna FVG 2016, I Premio Tra Secchia e Panaro (Modena) 2016 e finalista 2017, 2° posto al Premio Salva la tua lingua locale a Roma, in Campidoglio, 2014 e finalista nel 2017.
Di dicembre 2016 l’intervista alla trasmissione Le Parole più belle (TV Koper).
Ha pubblicato nelle tre raccolte della collana Clapadoria Peravoladoria, nelle antologie Tiara di cunfìn (Biblioteca Civica di Pordenone), Notturni di_versi – La crisi (Interazioni/Nuova dimensione), Premi Sant Antoni, Artiscj di ca e di là da l’aga, nei libri Acqua Aria Terra Fuoco e Dagli occhi al cuore, sull’Agenda Friulana 2011 , antologia del premio Le Pigne e del Premio Tito Maniacco e in alcune riviste.
Ha pubblicato Pavéa un’eštât – La luna tal codâr, scritto a quattro “ali” assieme a Luigina Lorenzini (Edizioni Omino Rosso).
Ha scritto e interpretato i testi delle serate Tutto l’azzurro del cielo in un unico filo d’erba, DiaLogos, Su la puarta da la not,…era anche Lorena, Spietavin la luna di mai ed è coautore dei testi delle canzoni finaliste al Premi Friûl e al Festival della Canzone Friulana 2010 e vincitrice del Premio C.E.M. – Scrivere in musica- Sezione Friulano.
DI UN’ANIMA
Come lo stacchi, tu
il bianco dal lino. E ne mangi.
Domani è un altro mondo.
Ne riponi accanto al lumino,
al cuore, sacro
quello che c’è da chiarire
con il cielo,
due volte la brezza,
il tuo soffio, la ciocca
non è più Quaresima,
ed è libero il melo in fiore
per il culmine della fase, trascorri
come la luna di marzo nell’aprile.
Due perchè per due mollette, premono
contro la linea della vita.
L’ universo steso fra tre cime chiude
le quotazioni delle filigrane glauche;
ieri due gazze ladre, questa sera
la fede del gheppio, gli aironi della cartolina
il mare riempie sei tazzine.
*
CONCETTO E SOSTANZA
Fra le quattro del mattino
e l’Ave
se cerco un santo, accendo
una candela;
e c’è il Battista con il fuoco
la sua fiamma a cercare la testa.
L’inferno è nero nel caffè
a quest’ora.
Concentrato sull’incompletezza
di questa creazione che mi spinge
a progettare orti, ricordare
dove crescono il silene e l’erba
di San Giovanni, le arrampicate
del luppolo più dolce e i luoghi
del pungitopo per l’aprile che verrà,
a quest’ora è semplice
trovare l’interezza:
basta pronunciare la parola aria.
*