La gallina dalle uova d’oro. Testi e versi di Anna Magnavacca.
Un contadino possedeva una meravigliosa gallina che, ogni mattina, invece del solito uovo, deponeva nel pollaio nientemeno che un uovo d’oro. Non accontentandosi di quest’uovo quotidiano, il contadino immaginò che la gallina avesse un mucchio d’oro nelle viscere ma, quando la uccise, trovò che dentro era fatta come tutte le altre galline. Così, per la speranza di trovar la ricchezza tutta in una volta, restò privo anche del suo modesto provento.
Accontentatevi di quello che avete e guardatevi dall’essere insaziabili.
Esopo
Significativa e interessante questa favola di Esopo che ci invita alla saggezza e cioè a non desiderare “ tutto e subito”. Purtroppo nella società attuale è facilmente rilevabile questa aspettativa del “tutto e subito”. Un’inquietudine esistenziale causata dai ritmi frenetici che ci vengono imposti. Certamente è giusto voler raggiungere risultati positivi: prestigio, denaro, sicurezza,affetti ecc…ma occorre pazienza ( arte difficile), determinazione e coraggio nell’affrontare le avversità della vita. Vogliamo soluzioni rapide, immediate che spesso non si verificano. Da qui può nascere infelicità e profondo senso di inadeguatezza. E’ una corsa sfrenata che ci porta verso l’infelicità. Sì, è vero siamo infelici. Viene spontanea però la domanda “ quando l’uomo è stato felice,soltanto felice?” Mai. E su questo fatto ci fanno riflettere la storia e la letteratura. Felicità-infelicità, un binomio inscindibile, una ciclicità come osservava Giambattista Vico in fatto di storia. Essere felici è semplice, dura la lotta per tornare ad essere felici. Si deve comunque dire che la società attuale non aiuta affatto l’individuo nella conquista della sua felicità o semplicemente nello “stare bene”. La ricerca della felicità lascia nell’animo tracce di dolore e logorio di pensiero e forze, ma anche la consapevolezza di saper superare le difficoltà della vita. A proposito di “ tutto e subito” voglio ricordare il libro “ TUTTO E SUBITO” del giornalista scrittore Morgan Sportès. Grande l’efficacia narrativa. Libro profondo e crudo nell’osservare la realtà in relazione alla convivenza civile. Tutto è rivolto al miraggio di soldi, tanti soldi.
L’evoluzione dei mezzi informatici ci ha portati verso il silenzio, ma non quello creativo, verso il silenzio-solitudine. Guardiamoci, sempre attaccati ai telefonini ( certamente possono servire) non troviamo spazio per parlare. Tutto è messaggio, distacco dall’altro.Alla fine “solitudine”, ma non ce ne accorgiamo e spesso è tardi. Il tarlo della solitudine scava, scava e mette le sue radici nell’io più profondo.
Vi propongo alcuni testi pubblicati nella silloge “ Spiccioli di latta e altre poesie” Guerra Ed. 2004.
La solitudine
Nella mattina
sull’asfalto stanco
una carta azzurra
è strapazzata dal vento.
Rotola, si ferma,
striscia, si lamenta.
Il suo rumore è il sonaglio
del bambino,
una sirena di fabbrica
che ha perso la voce,
un richiamo
per passi distratti.
S’arresta davanti a una porta.
Vuole entrare?
Forse per trovare l’oggetto
che aveva incartato
e rifare connubio.
Si sente troppo sola.
E la solitudine spaventa
anche una carta azzurra.
*
Amici
Amici
parlano di te.
Ti invitano
nelle loro case
addobbate di gente.
Chiedono di poterti aiutare.
Amici
non ricordano chi sei
perché sei diventato povero.
*
Mosaico
Spazi infiniti
sguardi
malati di solitudine
vestiti di raso
su corpi scavati.
Prati senza fiori
finestre senza gerani.
Passi furtivi nella notte.
Treni in corsa
case addormentate
rintocchi immobili di campane.
Mosaico della vita.
*
Anna Magnavacca, nata alla Spezia, proviene dalla città di Pontremoli. Risiede ad Aulla- in Lunigiana dove ha insegnato per molti anni. E’ vice-presidente del “ Cenacolo Artistico Letterario R. Micheloni “che opera sul territorio nazionale dal 1950.
Membro di giuria in importanti concorsi letterari nazionali e internazionali. Presidente di giuria del premio letterario “Cinque Terre- Golfo dei Poeti- Sirio Guerrieri”.
Vincitrice di numerosi premi letterari. Soltanto per citarne alcuni: San Domenichino, Caput Gauri-Candidata al “Dante d’oro” presso Università Bocconi di Milano nel contesto del premio letterario“ Bocconi d’inchiostro”- Quaderni di Linfera Roma-Nabokov-M. Pannunzio- Pieve di Cento-Premio Europa- Lugano ecc….La sua pubblicazione Italiano- spagnolo “ Il suono delle ore” è depositata presso la Biblioteca Nazionale di Buenos Aires e presso il dipartimento di lettere della facoltà di filosofia dell’Università di Buenos Aires.
Dodici le pubblicazioni di libri di poesia e molti i saggi- riguardanti la sua terra- pubblicati su “Cronaca e storia di Val di Magra”.